Marino pronto a querelare Ginelli: «Non c’è nessun evasore tra di noi»

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JERAGO CON ORAGO –  «C’è un consigliere comunale che non è in regola con il pagamento delle tasse comunale e dovrebbe dimettersi, perché con il suo atteggiamento prende a pesci in faccia i cittadini», disse l’assessore all’Urbanistica Giorgio Ginelli sei giorni fa in aula, sollevando subito il primo caso già nella serata di insediamento dei neoeletti. Un’accusa che ora l’opposizione di Gente di Jerago con Orago respinge al mittente. «Non esiste alcun giallo», fa sapere il capogruppo Salvatore Marino, pronto a portare la questione in tribunale. «Non possiamo rimanere silenti di fronte alle gravi affermazioni fatte nel corso dell’adunanza pubblica e ci riserviamo di agire in tutte le sedi per difendere la nostra onorabilità e dignità personale contro chi ha voluto insinuare dubbi sulle nostre persone e sul ruolo che siamo chiamati a svolgere».

La difesa di Marino

Durante il consiglio comunale del 21 giugno Ginelli citò l’articolo 63 del Tuel e il rischio di incompatibilità per un presunto mancato pagamento delle tasse da parte di un consigliere comunale. Naturalmente il suo sguardo era rivolto ai banchi di opposizione, ma Marino nega: «A seguito di mia personale verifica all’Ufficio tributi, ho appurato che non sussiste alcuna attività di accertamento e messa in mora a carico dei consiglieri del mio gruppo, condizione necessaria per essere incompatibili con la carica di consigliere comunale. Dunque, quanto citato dal consigliere Ginelli risulta non applicabile, nemmeno ai sensi del comma 6 dell’articolo 63. Inoltre, i consiglieri del nostro gruppo sono tutti dipendenti e pagano le tasse alla fonte, inclusa l’addizionale Irpef comunale. Desideriamo quindi confermare al consigliere Ginelli che non ha che fare con evasori fiscali che prendono a pesci in faccia i cittadini, ma con un’opposizione seria che lavora nell’interesse di tutte le persone che abitano e vivono a Jerago con Orago».

Nessuno si dimetterà

L’ex sindaco Ginelli citò infine l’articolo 69 del testo unico degli enti locali che specifica i metodi per la contestazione delle cause di ineleggibilità e incompatibilità. «Una contestazione non applicabile», replica ora il capogruppo di minoranza. «Il suo intervento è fondato su una sua personale interpretazione della legge, per altro sbagliata, che ha screditato il consiglio comunale di Jerago con Orago».

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