Marnate, chiusi i mini market del popolo. Il sindaco: «Norme igieniche a rischio»

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MARNATE – Sospesa la spesa sospesa. E’ durata solo qualche giorno l’iniziativa organizzata e lanciata da un gruppo di cittadini anonimi, che avevano dato vita a un punto di raccolta spontanea del cibo. Al quale potevano accedere i marnatesi bisognosi.

L’iniziativa

Nei giorni scorsi, infatti, alle due casette dell’acqua di piazza San Francesco a Marnate e piazza Europa a Nizzolina erano apparsi due cesti colmi di generi alimentari a lunga scadenza. Con un cartello: “Chi può metta e chi non può prenda”. L’obiettivo della spesa sospesa era quello di creare due punti in più di sostegno per chi in questo momento di grande crisi si trova in gravi difficoltà. E, a quanto racconta più di un organizzatore dell’iniziativa, l’idea stava funzionando e il ricircolo dei beni alimentari depositati nelle casette era quotidiano. Segnale che la spesa sospesa stava comunque rispondendo al diffuso bisogno.

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Chiusi i minimarket del popolo

Tutto questo fino a questa mattina, mercoledì 22 aprile, quando i cesti con gli alimenti sono stati rimossi e al loro posto è stato lasciato un cartello di spiegazione: “Per motivi igienico sanitari la polizia locale ha effettuato la rimozione delle derrate alimentari depositate da ignoti presso la casetta dell’acqua”. La chiusura dei due mini market del popolo ha subito fatto il giro del paese, con foto sui social locali.

A spiegare i motivi della rimozione è stata il sindaco Elisabetta Galli: «Nei giorni scorsi sono apparsi questi due cestini di cibo alle casette dell’acqua, ovvero su suolo pubblico dato in gestione a una società privata. Abbiamo voluto capire di che tipo di iniziativa si trattasse, poiché in comune non è arrivata alcuna richiesta in tal senso. Abbiamo chiesto ai gestori dei fontanelli, i quali non ne sapevano nulla neppure loro. Anzi, loro stessi ci hanno invitato a rimuovere quei cesti per evitare di contravvenire le norme igienico sanitarie, soprattutto in un momento delicato come questo».

«Rivolgetevi al Comune»

Il sindaco poi ricorda che le due casette dell’acqua sono state chiuse per le disposizioni Covid-19, che solo un fontanello dei quattro presenti sui due punti  è stato riaperto dopo la sanificata. E che, dai sopralluoghi della polizia locale «è stata riscontrata anche la presenza di alimenti con scadenza ravvicinata». Elisabetta Galli non contesta la bontà dell’idea, ma ricorda che «l’amministrazione comunale e le associazioni presenti sul territorio hanno già attivato una serie di iniziative a sostegno della famiglie in difficoltà. I canali a cui rivolgersi quindi devono essere quelli. E anche chi ha timore o vergogna a chiedere un aiuto, sappia che la riservatezza è garantita. Per questo invito tutti i marnatesi ad avere come punto di riferimento il comune, oppure le realtà di volontariato che già operano sul territorio».

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