VARESE – Il dato delle transazioni normalizzate, che esprime l’andamento delle compravendite nel settore immobiliare, ritorna sopra quota 10mila. E’ questo il dato più eclatante dell’ultima edizione della Rilevazione Prezzi, studio compiuto dalla Camera di commercio di Varese.
Diecimila volte dal notaio
Per la precisione, l’indicatore che prende in considerazione le transazioni avvenute nell’arco dei dodici mesi, normalizzate rispetto alla quota di proprietà compravenduta, si è attestato a 10.255. Si è rimasti lontani dalla performance del 2007, quando l’indice era a 15.164, ma il segnale è evidente. Negli ultimi dodici mesi, il mercato immobiliare varesino si è mosso. Questo, benché la tendenza dei prezzi sia ancora all’insegna della stabilità, pur con una lieve diminuzione per gli immobili da ristrutturare.
Gallarate la più dinamica
Il mercato più dinamico della provincia di Varese è di gran lunga quello di Gallarate con 731 compravendite di immobili nel 2018, il +26,29% rispetto all’anno precedente. Siamo ancora lontani dai volumi pre-crisi (948 compravendite nel 2007), ma anche dal picco più basso (454) che si è registrato nel 2014.
Busto e Olgiate in recessione
In termini assoluti Busto può vantare il maggior numero di rogiti, 1002, ma sono in calo del 3,58 per cento rispetto al 2017. Insieme a Olgiate Olona (-0,96%), sono gli unici due segni negativi tra i principali centri della provincia. Varese capoluogo (+12,41%), Somma (+13,03%), Saronno (+13,72%) e Tradate (+15,52%) si attestano sopra la media provinciale (+7,8%), a differenza di Cassano Magnago che si ferma al 4,91%.
I prezzi più alti
Venendo allora ai prezzi rilevati, nella già indicata tendenza alla stabilità, i valori più alti, ancora una volta, si registrano sulla sponda lombarda del Lago Maggiore e in centro a Varese: così a Luino e nel capoluogo le nuove abitazioni di pregio toccano i 3.300 euro al metro quadrato. A Busto Arsizio e Gallarate, invece, siamo a 3.100 euro mentre a Saronno il nuovo resta a 3.000 euro. Quanto alle altre località della provincia, particolarmente apprezzate si confermano le abitazioni sul Lago Maggiore, a Laveno Mombello (2.900 euro) e Maccagno con Pino e Veddasca (2.600 euro), ma anche sul Ceresio, con Lavena Ponte Tresa che tocca i 2.300 euro al metro quadrato.
Lo studio
I dati che emergono dall’edizione 2019 della “Rilevazione Prezzi Immobili”, volume che offre un quadro dei valori medi delle abitazioni in tutti e 139 i Comuni varesini. Una pubblicazione che è il frutto dell’analisi compiuta da un’apposita commissione che, coordinata dalla Camera di Commercio, ha preso in considerazione le indicazioni degli oltre 200 operatori interpellati: figure professionali che formano la rete di informatori delle associazioni di categoria ANAMA, FIAIP e FIMAA oltre che degli Ordini e Collegi interessati, dell’Agenzia delle Entrate-Territorio, del Comune di Varese, della Provincia e dell’Associazione Costruttori Edili.
«Tra gli impegni della Camera di Commercio – sottolinea il presidente Fabio Lunghi –, c’è anche quello sul versante della regolazione del mercato. Vogliamo fare in modo che cittadini e operatori economici abbiamo la consapevolezza di quali siano, nella massima trasparenza, gli indicatori che caratterizzano il sistema della compravendita. Ecco allora la valenza di un volume come questo che si pone quale utile strumento di analisi e verifica. Una pubblicazione consultabile non solo dagli operatori ma anche da tutti quei cittadini che vogliono comperare una nuova abitazione o, semplicemente, avere un’idea di quanto valga la propria casa».
Il volume, distribuito in migliaia di copie, è disponibile nella tradizionale versione cartacea agli sportelli di Varese, Busto Arsizio/MalpensaFiere, Saronno e Luino della Camera di Commercio ed è consultabile online sul sito www.va.camcom.it seguendo il percorso “Tutelare Impresa e Consumatori » Prezzi”.