Egregio Direttore,
è finita l’odissea di 49 migranti a bordo della Sea Watch e della Sea Eye da 19 giorni in mare, tra governi nazionali che si rimpallavano fino a ieri le responsabilità.
Decisiva è stata l’azione della Commissione Europea per superare le divergenze tra gli Stati, inserendo nella redistribuzione altre 200 persone salvate nei giorni scorsi dalle motovedette maltesi. Alla fine saranno almeno 8 i Paesi che accoglieranno questi migranti. Oltre l’Italia ci saranno Francia, Germania, Portogallo, Irlanda, Romania, Olanda e Lussemburgo.
Occorre ora procedere verso un accordo che definisca le linee-guida di una politica migratoria europea e non più una sommatoria di politiche nazionali, divergenti e spesso contradditorie.
Notiamo il cambiamento di rotta che si è operato a questo proposito in seno al Governo italiano. E auspichiamo che un simile cambiamento avvenga anche a livello locale sulla questione della Comunità Sinti di Gallarate.
Se si accolgono – giustamente – migranti che hanno perso speranze di vita nelle loro terre in preda alla guerra, alla miseria e alla fame, perché mai si è tolta terra, casa e speranza di vita a dei cittadini gallaratesi, la cui unica ‘colpa’ sarebbe quella di voler vivere nella loro ‘comunità’ di valori e tradizioni?
Antonio Longo
Presidente MFE Gallarate
Longo migranti sinti – MALPENSA24