VARESE – «Le nuove povertà sono purtroppo in crescita, ma noi stiamo lavorando per una rinascita economica e nuovi posti di lavoro: tutto parte dalla campagna vaccinale e promettiamo di uscire dal Covid prima dell’estate con almeno la prima dose vaccinale quasi per tutti i lombardi». Con queste parole il presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, Emanuele Monti, ha incontrato il gruppo degli Angeli Urbani di Varese lo scorso sabato 24 aprile.
Nuove povertà
Sabato 24 aprile il presidente della Commissione Sanità lombarda, Emanuele Monti, si è recato a Varese in visita alla sede operativa degli Angeli Urbani che offrono aiuto concreto alle persone svantaggiate e bisognose sul territorio. Monti ha incontrato il presidente, Walter Piazza, complimentandosi per il lavoro svolto e riflettendo sul preoccupante aumento delle nuove povertà in Lombardia.
«Purtroppo – ha esordito Monti – assistiamo a un trend in crescita del disagio sociale, ma associazioni come gli Angeli Urbani sono un alleato potente per la politica, poiché svolgono un ruolo importantissimo per la città e per le persone che spesso vengono dimenticate. Che non si vogliono vede e che invece ci sono».
Lombardia motore d’Europa
Ecco allora che anche al Pirellone sono in corso ragionamenti per capire come contrastare il tasso di povertà sul territorio, che diventa sempre più preoccupante a causa della crisi Covid. «La soluzione è il rilancio dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro e noi ce la faremo, perché la Lombardia è il motore dell’Italia e dell’Europa».
Prima dose per tutti entro estate
Un ruolo economico, politico e sociale verso il quale nell’ultimo anno sono state però mosse non poche critiche. Accuse alle quali il presidente risponde con fermezza. «La nostra campagna vaccinale sta correndo a pieno ritmo tanto che siamo tra i migliori nel continente e quindi tutto il fango che abbiamo ricevuto non ce lo meritavamo. Ad oggi somministriamo 70 mila vaccini al giorno e promettiamo di uscire dal Covid entro l’estate con almeno la prima dose per quasi tutti i lombardi», conclude Monti.