MORAZZONE – «Attento spacciatore è arrivato il cacciatore». E ancora: «Tossici e spacciatori vi faremo fuori». E’ il messaggio inequivocabile che reca lo striscione comparso in via Gornate a Morazzone. La spia di dell’insofferenza che regna nella zona teatro, stando a quanto riporta il messaggio esasperato, di un giro di spaccio diventato evidente.
Cittadini esasperati
Morazzone, come purtroppo il resto della provincia di Varese (e anche di Como) da Luino a Saronno, non è estraneo al fenomeno dello spaccio nei boschi. Le operazioni di carabinieri e polizia sono diventate incessanti negli anni. Decine di arresti mirati a smantellare veri e propri market della droga, con organizzazione praticamente aziendale, attivi h 24.
Lo spaccio nei boschi
Un giro gestito prevalentemente da nordafricani, nella maggior parte dei casi veri e propri fantasmi senza una vera identità o radicamento sul territorio, arrivati in Italia proprio per dedicarsi allo spaccio. Con i capi ben protetti nel fitto della boscaglia, circondati da guardie del corpo nella maggior parte dei casi armate di machete, e da “cavallini”, ovvero da tossicodipendenti, molte volte italiani, che in cambio di una dose si prestano a consegnare al cliente lo stupefacente ordinato per telefono ritirando i soldi al limitare della boscaglia senza che l’acquirente scenda nemmeno dall’auto. Lo striscione comparso a Morazzone indica un livello di tolleranza arrivato allo zero nei confronti del fenomeno. Un fenomeno indicato quale priorità da combattere anche dal tavolo della sicurezza della Prefettura.