Floreani torna al MA*GA con un inedito Umberto Boccioni

museo maga gallarate spettacolo

GALLARATE – Domenica 9 febbraio alle 17.30 l’Assessorato alla cultura del Comune e il Museo MA*GA presentano lo spettacolo “Umberto Boccioni. Arte-vita” di Roberto Floreani (ingresso libero).

L’iniziativa è dedicata al modo in cui l’artista futurista ha elaborato le ragioni di un nuovo modo di concepire l’arte e il mondo, facendo coincidere la natura dell’uomo con la sua espressione artistica e affermando l’assoluta coincidenza tra arte e vita. La serata propone un accordo di musica, proiezione-video e declamazione ed è ideata dall’artista Roberto Floreani (Venezia, 1956), già presente nelle collezioni permanenti del museo gallaratese, appassionato e studioso di Futurismo, in continuità con il suo saggio omonimo, uscito per Mondadori-Electa nel dicembre 2017 e finalista al Premio Acqui Storia, nel 2018.

Lo spettacolo, che segna il ritorno di Floreani al MA*GA dopo la sua personale Alchemica del 2011, vedrà lo stesso artista tenere una breve introduzione dedicata alla figura di Umberto Boccioni e alla sua partecipazione alla Serata Patriottica, realizzata con Sironi, Sant’Elia, Funi, Erba e altri, al teatro Condominio di Gallarate, il 5 luglio 1915, in continuità diretta con il periodo 1910-1914, relativo alle Grandi Serate Futuriste, che saranno decisive per l’affermazione e la diffusione del Futurismo.

«Vorrei sottolineare – dice l’Assessore alla Cultura Massimo Palazzi – l’importanza di questo evento che pone in evidenza la stretta simbiosi tra arte e storia del territorio, che ha visto nel Teatro Condominio di oltre un secolo fa il luogo di elezione per la nascita e lo sviluppo del futurismo, un movimento che ha caratterizzato la scena artistica mondiale».

Il temperamento indomito e coraggioso del maestro futurista e gli aspetti meno noti della sua appassionata personalità saranno messi in luce dalla recitazione di alcuni testi poco conosciuti di Boccioni selezionati per l’occasione; dall’accompagnamento della colonna sonora antigraziosa, per pianoforte e tastiere di Renato Giaretta, e dalla proiezione del video di Roberto Sangineto, che includerà anche rare immagini dei futuristi a Gallarate.

Le declamazioni si alterneranno a brani musicali per pianoforte e suoni campionati, tratti da spartiti originali futuristi di diversa natura, integrati da sonorità insolite, secondo i dettàmi dell’Arte dei Rumori, teorizzata da Luigi Russolo nel Manifesto Futurista dell’11 marzo 1913.

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