Viaggio nel tempo con strumenti antichi: Effimere Corde in concerto ad Arsago

musica barocco arsago

ARSAGO SEPRIO – Un viaggio nel tempo grazie alla musica di strumenti antichi, con cui saranno eseguiti danze e contrappunti del Barocco italiano. Sarà questa l’esperienza musicale offerta in “E viver e morire”, sabato 9 febbraio alle 21, ad Arsago Seprio nella Sala Concordia. Nello spettacolo si esibiranno dal vivo gli Effimere Corde, trio formato da Cristina Verdecchia, Matteo Turri e Sofia Ferri, che suoneranno rispettivamente arciliuto, chitarra barocca e tiorba. Protagoniste del concerto saranno soprattutto composizioni di Kapsberger, Falconieri e Roncalli.

Docenti della “Majno” e del “Candiani-Bausch”

Cristina Verdecchia è docente di strumento musicale alla “Majno” di Gallarate. Nata ad Ascoli Piceno nel 1989, nel 2011 si è diplomata in chitarra classica al conservatorio “Pergolesi” di Fermo, conseguendo poi il diploma accademico in chitarra a indirizzo didattico e l’abilitazione all’insegnamento. Il suo grande interesse per la musica antica l’ha condotta a studiare il repertorio rinascimentale e barocco con il maestro Massimo Lonardi al “Vittadini” di Pavia, approfondendo liuto rinascimentale, arciliuto e le tecniche compositive dell’epoca. In qualità di liutista si è esibita in numerose manifestazioni e rassegne concertistiche come solista, in duo con Matteo Turri, con il trio Effimere Corde e in formazioni più ampie.

Matteo Turri, docente di chitarra al “Candiani-Bausch” di Busto Arsizio, è nato a Tradate nel 1988. Ha frequentato i corsi del Civico Liceo Musicale di Varese e il “Puccini” di Gallarate, dove si è diplomato in chitarra a pieni voti nel 2010, perfezionandosi poi al “Vittadini” di Pavia. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in musicologia alla Statale di Milano ha frequentato il biennio a indirizzo didattico al conservatorio di Novara. Iscritto ai corsi di composizione dell’Accademia Pianistica Internazionale di Imola vanta un’intensa attività dal vivo, che negli anni l’ha visto accostare alla chitarra classica quella barocca e la tiorba. Si è esibito in numerosi festival dedicati alla musica antica come solista, in duo con Cristina Verdecchia, con Effimere Corde e come continuista in formazioni più ampie.

Sofia Ferri, nata nel 1990 ad Ascoli Piceno e docente di strumento musicale alla “De André” di Peschiera Borromeo, si è diplomata in chitarra al conservatorio “Pergolesi” di Fermo nel 2011. Ha proseguito gli studi al conservatorio “Cantelli” di Novara, dove ha conseguito nel 2014 il diploma accademico di secondo livello a indirizzo didattico, e l’anno successivo l’abilitazione all’insegnamento. Dopo essersi perfezionata all’accademia chitarristica “Regondi” di Milano, nel 2017 ha ottenuto il dipoma in chitarra a indirizzo interpretativo al “Vittadini” di Pavia. Attiva sia come solista che come camerista, si è dedicata in particolare al repertorio del Novecento storico e alla musica contemporanea. Successivamente, l’interesse per la musica antica e gli strumenti storici l’ha portata ad approfondire lo studio del repertorio solistico barocco per tiorba e la prassi del basso continuo. Attualmente frequenta il biennio accademico di secondo livello in liuto al “Vittadini” di Pavia. Ha tenuto concerti nell’ambito di svariate rassegne e manifestazioni, esibendosi come solista, in duo con Leonardo De Marchi, con Effimere Corde, l’ensemble L’Archibugio e in formazioni più ampie.

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