Nuovi parametri regionali, solo il Nord Varesotto adatto ad ospitare cinghiali

cinghiali monti regione rolfi

MILANO  – “Regione Lombardia ha preparato le modifiche alla delibera per la gestione del cinghiale sul territorio regionali. Grazie a questo intervento, portato avanti dall’assessore Fabio Rolfi, come avevamo promesso e iniziato a mettere in atto attraverso un percorso di ascolto del territorio e delle realtà rappresentative del mondo agricolo, avremo strumenti più efficaci per il controllo degli ungulati”.
Così Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega, che commenta il provvedimento passato oggi, lunedì 9 dicembre, in giunta regionale.

“L’Assessorato ha elaborato un provvedimento che introduce nuovi parametri per il calcolo dei danni prodotti dalla presenza dei cinghiali – spiega Monti – e da questi delinea la strategia da seguire per il contenimento del numero di animali. Le tipologie di danni sono due, quella degli incidenti e quella dei danni provocati all’agricoltura. Un terzo parametro è rappresentato dalla somma dei danni totali”.

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Emanuele Monti

Monti: i pericoli per le persone

“Sono state poi elaborate tre diverse cartografie di riferimento al fine di ottenere un’adeguata valutazione del territorio rispetto alle esigenze ecologiche della specie e alle potenziali criticità che si possono creare: danni potenziali o la percezione da parte del cittadino del potenziale pericolo per le persone” aggiunge Monti.
“Per quanto riguarda il territorio della provincia di Varese – continua il Consigliere regionale – nella cartografia di riferimento elaborata dall’Assessorato, solo la parte che va dal capoluogo a nord è stata valutata come adatta alla presenza dei cinghiali ed è stata divisa in due sub-unità di gestione: l’istituto A1 Prealpino e l’A2 Nord Verbano”.

“Questo nuovo provvedimento arriva a completamento dell’impegno che Regione Lombardia, sul fronte dei cinghiali, aveva già portato avanti negli scorsi mesi. Prima dell’estate l’Assessore Rolfi ed io avevamo incontrato le associazioni del territorio all’Utr di Varese,  dove avevamo spiegato le misure messe in atto da Regione. I danni provocati all’agricoltura risultano per il 90 per cento causati dai cinghiali. Le azioni poste in essere da Regione sono quindi finalizzate a garantire la sicurezza dei cittadini e a tutelare le attività economiche” conclude Monti.

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