Olgiate, Carnelosso lascia Paese da vivere e accusa il cerchietto magico di Montano

Mauro Carnelosso con fascia tricolore prima dell'addio

OLGIATE OLONA – La maggioranza perdeva pezzi e solidità, ma la spiegazione ufficiale che veniva fatta passare, a ogni dimissione, dagli esponenti di Paesi da Vivere è sempre stata: “Tutto va bene, madama la marchesa”.

A conferma che in realtà ormai la “casa brucia”, dopo le dimissioni da assessore, è arrivato anche l’annuncio di abbandono del gruppo Paese da Vivere da parte di Mauro Carnelosso. Il quale saluta la truppa Montano, ma non esce da Villa Gonzaga: resta in consiglio. E di fatto si accomoda, se non con le minoranze, certamente all’opposizione. O comunque in una posizione che gli permetterà di tenersi le mani libere. In consiglio e per eventuali scelte future. Va ricordato che Olgiate l’anno prossimo si vota. E da qui ai prossimi mesi si apre la finestra temporale delle grandi manovre. Che con l’uscita di Carnelosso sono ufficialmente iniziate.

Fuoco e fiamme

Quel che non aveva detto al momento delle dimissioni, ma l’aveva fatto ben capire uscendo alla chetichella dal consiglio e facendo mancare il numero legale, ora Carnelosso lo mette nero su bianco. Mettendo anche a nudo tutta una serie di situazioni che il “cerchietto magico” di Paese da vivere ha sempre nascosto sotto il tappeto spiegando che: “non c’è nulla che va storto. Le dimissioni (non sporadiche in questo secondo mandato) sono solo per motivi personali”.

E invece basterebbe leggere il comunicato di Carnelosso, ma anche le cronache riportate da Malpensa 24, per capire che di personale c’è poco e di politico (non partitico, sia chiaro) c’è molto. Anzi tutto.

Il comunicato integrale

Oggi ho ufficialmente comunicato la mia uscita dal gruppo di maggioranza Paese Da Vivere mantenendo il posto in consiglio comunale per rispetto e coerenza con i cittadini olgiatesi che mi hanno eletto e dato fiducia per questo mandato amministrativo.

Le mie dimissioni da assessore a fine 2022, ribadisco non erano avvenute per la “pesantezza” dell’assessorato ai Servizi Sociali, come qualcuno aveva ventilato, anzi con un grande lavoro di tutto il personale dell’ufficio Servizi Sociali e del responsabile Alfonso Castellone credo si siano ottenuti ottimi risultati oltre che aver gestito l’emergenza Covid.

Le dimissioni sono state un segnale forte, anche per quello che si è verificato nei giorni seguenti anche in Consiglio Comunale, grande era la speranza di un vero cambio di passo, di un cambiamento per il bene della comunità.

Il cerchietto magico

Nel corso del 2022 avevo sottolineato, più volte, i pochi confronti tra i componenti di Giunta tutti insieme, incontri atti a determinare e decidere scelte e linee politiche; la mancanza di un’informazione capillare tra tutti noi e non solo tra alcuni, il continuo rimandare nell’affrontare temi e diverse altre situazioni che mi hanno lasciato l’amaro in bocca, mi hanno portato a fare quella scelta.

Si è quindi cercato da dicembre di consolidare il gruppo con riunioni settimanali ma dopo poco si è tornati alla situazione precedente. Siamo ad affrontare un nuovo Consiglio Comunale domani sera, per l’ennesima volta, senza aver affrontato la discussione in gruppo in modo consono

Questa ovviamente rimane la mia opinione personale probabilmente non condivisa dagli altri componenti di maggioranza. Ho sempre ritenuto assurdo, visto che si è verificato più volte, che venissero spiegate prima ai capigruppo d’opposizione i punti all’OdG e poi ai rappresentanti di maggioranza

I motivi politici

Non c’è stata scelta e programmazione politica per il bilancio preventivo ma ci si è lasciati guidare dal lavorio dell’ufficio competente. Il gruppo domani affronterà il Consiglio per votare su Bilancio Consuntivo, variazioni di bilancio, nuove tariffe Tari, regolamenti senza averne dettagliatamente discusso prima in gruppo di maggioranza, probabilmente è bastato parlare solo tra pochi, situazione che probabilmente va bene agli altri consiglieri ma che io non ritengo più di accettare. 

Non condivido come sono stati affrontati e gestiti gli ultimi temi emersi sul territorio olgiatese, elencandone solo qualcuno: nuovo bando per la futura gestione del palazzetto, tema urgente ma ancora nebuloso; Perstop, scarichi in deroga, non per la posizione del ns Comune ma per aver mandato l’assessore e poi inviato durante la riunione una PEC per comunicare la posizione di Olgiate all’insaputa del delegato presente; per non aver concesso la parola ai consiglieri per la discussione in Consiglio Comunale passando subito al voto; antenna di via Goito, da quando è arrivato e con che modalità è stato visto in giunta, tema da approfondire e non ancora risolto; PGT dove la giunta passata, di cui facevo parte, non ha mai affrontato con attenzione la sua preparazione dopo una riunione iniziale non ha più avuto un seguito decisivo se non per piccole parti; progetti Buon Gesù o come affrontare problema mosche con l’idea di fare delle assemblee pubbliche dove però prima devono essere chiare linee politiche da proporre; mancanza e rimandi continui per gli aiuti concreti alla nostra scuola come più volte richiesto e assicurato all’Assessore; senza dimenticare Villa Shapira / ARPA, parcheggi Zero Village, piano attuativo di via Mantova e della raccolta benefica con vendita di ciliegie.

Si sono realizzati progetti importanti in questi anni ma molto non si è fatto o sono state ripetutamente rimandate le decisioni da prendere. Dopo alcuni mesi sono quindi oggi a fare questo ulteriore passo uscendo dal gruppo Paese da vivere.