OLGIATE OLONA – Lo avevano promesso e finalmente è stato inaugurato. Proprio ieri, sabato 19 luglio, l’amministrazione Montano ha aperto ufficialmente il campo da basket dedicato a Kobe Bryant al parco Carducci di via Conciliazione. «Questi spazi sono vostri – ha detto il sindaco, Gianni Montano, ai giovani presenti – abbiatene cura, perché non si ruba a se stessi».
Cura degli spazi pubblici
Una cerimonia in modalità ridotta, ma molto significativa, poiché vi hanno partecipato il primo cittadino, l’assessore Paolo Graziani e il parroco, don Giovanni Calastri, oltre a Lara Rossi, da poco eletta sindaco dei ragazzi. Infatti proprio ai più giovani sono stati simbolicamente donati i campi da basket e da pallavolo, nuovi di zecca e realizzati per coinvolgere maggiormente la cittadinanza e spronare tutti a fare sport.
«Queste attrezzature sono state sì realizzate dall’amministrazione, ma con i soldi di tutti i cittadini, anche con il duro lavoro dei vostri genitori e nonni che pagano le tasse. Ecco perché trattare con noncuranza gli spazi sarebbe come rubare a se stessi», ha esordito Gianni Montano, rivolgendosi proprio ai giovani. I quali, tramite le parole del sindaco dei ragazzi, Lara Rossi, hanno promesso di aver cura dei campi.
In ricordo di Kobe Bryant
Si tratta di un campo da pallavolo e uno da basket, dedicato al grande cestista Kobe Bryant, scomparso lo scorso 26 gennaio 2020 in un tragico incidente aereo. A ricordarlo non sono solo i tradizionali colori giallo e viola, ma anche una raffigurazione del campione proprio dietro al canestro. In suo onore, inoltre, un giovane olgiatese, Matteo Neri, ha disegnato, costruito e donato una statua di Bryant che è stata quindi messa proprio davanti al campo.
Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore Paolo Graziani che si è occupato dell’iniziativa e il parroco don Giovanni Calastri che ha benedetto gli spazi, per poi mettersi a giocare insieme ai ragazzi sul nuovo campo. Il tutto è stato realizzato grazie ai 500 mila euro di Regione Lombardia, contributo che ha anche permesso di rifare l’illuminazione di via San Gregorio, quella dell’anello di via Morelli e di abbattere le barriere architettoniche delle case comunali in via Tovo.
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