OLGIATE OLONA – Olgiate culla di un nuovo sport: il lancio del pattume oltre la barriera anti-rumore. Con due risultati “eccellenti”: un fiorire di buste di plastica di ogni genere e fattura lungo la trincea verde che costeggia la A8 in quel tratto. E il rischio, in caso di lancio troppo lungo, di colpire una delle auto in corsa sulla Milano-Varese con alta possibilità di causare un incidente. Anche grave.
Un pericoloso lancio del sacchetto
Per osservare il fenomeno bastano due passi lungo il viadotto sovrastante la A8 che dal cimitero di Olgiate porta verso il paese. Al termine del viadotto, sulla sinistra andando verso il centro, si apre una stradina ciclo pedonale costeggiata sul versante autostradale da un’alta barriera anti-rumore e sull’altro da alberi. Una volta sulla stradina l’anonimato è assicurato. E gli incivili possono procedere con il lancio del pattume. Lancio con il quale il sacchetto salta la barriera e cade nei primi metri di verde che poi degradando verso un pendio scosceso arrivano a raggiungere la carreggiata dalla Milano-Varese. Sinora i sacchetti, mostrando più testa di chi li lancia, si sono fermati ad altezza di sicurezza. Qualcuno è scivolato giù fermandosi a bordo A8. Il risultato è un angolo di degrado a due passi dal centro. Che il lancio avvenga dall’alto verso il basso è provato dalla “quota” dove l’immondizia è ben individuabile. In caso contrario, lanciando un sacchetto da una vettura in corsa sull’autostrada, nessuno riuscirebbe a scagliare i rifiuti così in alto. Il luogo è tra l’altro anche difficile da ripulire e se un sacchetto (magari contenente del vetro) arrivasse in A8 colpendo un’auto gli esiti potrebbero essere decisamente drammatici. La domanda di fondo però resta una soltanto: perché non lasciare l’immondizia fuori casa nei giorni di ritiro oppure non utilizzare le aree ecologiche invece di abbandonare la pattumiera in modo abusivo rischiando tra l’altro una salatissima multa? La scelta resta di fatto un mistero.
