Varese, Stefano Binda assolto in Appello. L’assassino di Lidia Macchi non ha nome

stefano binda

VARESE – Stefano Binda assolto in Appello: ribaltata la sentenza di primo grado che lo aveva visto condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Varese presieduta da Orazio Muscato. A 32 anni di distanza il delitto di Lidia Macchi, la bellissima studentessa varesina uccisa a coltellate nel gennaio del 1987 e ritrovata cadavere al limitare dei boschi del Sass Pinì di Cittiglio, non ha dunque ancora un colpevole.

Non ho mai ucciso nessuno

“Non ho mai ucciso, io ero a Pragelato”, aveva detto Binda, arrestato nel gennaio 2016, in apertura dell’udienza celebrata oggi, mercoledì 24 luglio, a Milano. La Corte ha ripercorso ogni passo dell’inchiesta: un processo indiziario, si era detto, terminato con un’assoluzione piena. Binda è stato immediatamente scarcerato: è libero. Il sostituto pg Gemma Gualdi aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado. Alle 19 la Corte ha ribaltato completamente la sentenza.

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