La OJM e il suo capitano si separano. Giancarlo Ferrero andrà a Trieste

Openjobmetis Giancarlo Ferrero addio
Il capitano Giancarlo Ferrero andrà a Trieste. Un addio che fa male

VARESE – Il momento tanto temuto è arrivato. Dopo 8 anni e pagine meravigliose scritte sui libri di basket, le strade della Pallacanestro Varese e del suo capitano Giancarlo Ferrero si separano. In attesa di una telefonata che non è mai arrivata, il “Gianca” ha sciolto le riserve. Raggiungerà la Trieste degli amici Michael Arcieri e Daniele Cavaliero per provare a scrivere un altro capolavoro, probabilmente l’ultimo della sua splendida carriera: riportare i giuliani in serie A.

Arrivederci bandiera

Se ne va un’autentica bandiera, uno dei pochi simboli rimasti in un basket senza più vessilli. Persona (prima ancora che giocatore) dall’enorme IQ, Ferrero ha fatto tutto per Varese, persino l’allenatore (nella foto sottostante di Alberto Ossola) in una partita, quella di Casale contro Tortona, dove per motivi regolamentari la Openjobmetis non poteva iscrivere a referto alcun coach. Nell’ultima stagione, dopo un inizio folgorante, Ferrero è uscito pian piano dalle rotazioni di coach Matt Brase, ma, per dirne due, non ha sbagliato le partite più importanti della stagione della sua squadra, dove ha ritrovato campo: in Coppa Italia contro Pesaro e nell’ultimo decisivo match contro Scafati. Non un pallone o una scelta sbagliata. Semplicemente perfetto. A dimostrazione dell’attaccamento alla maglia e dell’enorme IQ di cui prima. Non sarà un addio alla città. Ferrero, nativo di Bra, si è oramai stabilito a Varese, ha preso una doppia laurea alla Liuc e ha iniziato una propria attività da consulente finanziario. Sarà un arrivederci alla Pallacanestro Varese? Questo l’auspicio di Luis Scola davanti alla stampa locale: El General vedrebbe di buon grado l’arrivo del Gianca dietro a una scrivania. Questa è però una storia ancora tutta da scrivere. Nel frattempo spazio a the last dance di Ferrero, a Trieste, alla ricerca di adrenalina sul parquet e di un ennesimo miracolo sportivo.

Openjobmetis Varese Giancarlo Ferrero

Cosa perde la Pallacanestro Varese

Lasciamo per un attimo da parte il fattore emozionale, quello che ha spinto oltre 600 tifosi a lanciare addirittura una petizione online per chiedere alla società la permanenza del suo capitano. All’interno del basket professionistico una dirigenza ha il diritto e il dovere di fare le proprie considerazioni tecniche. Giusto così. La verità è che Brase non “vedeva” Ferrero nel suo sistema di gioco e in una ottimizzazione delle risorse la società ha preferito uscire dal contratto del capitano e di non fargli una proposta per rinegoziarlo. Solo il campo potrà dire se avrà fatto bene o avrà fatto male. Già, il campo. Alla luce dei fatti l’unica cosa veramente importante nello sport professionistico. La nuova Openjobmetis dovrà fare a meno di alcune pedine-cardine dello spogliatoio, quello che tiene la rotta della squadra quando le cose non vanno bene. Via Ferrero (soprattutto), via De Nicolao (altro elemento molto ascoltato e stimato fuori dal parquet). Toccherà ora ad altri sostituirli in quegli intangibles che non vanno a referto, ma che sono elementi fondamentali per fare una squadra. Ora la società è alla ricerca di nuovi giocatori sul mercato. E poi di nuovi leader e di un nuovo capitano nello spogliatoio. Con la speranza di non dover rimpiangere nessuno.

Openjobmetis Giancarlo Ferrero addio – MALPENSA24