Opere Pnrr, c’è già il primo ricorso al Tar. Per la gara dell’ex oratorio di Sacconago

Casa Azzimonti, l'ex oratorio di Sacconago

BUSTO ARSIZIO – Opere PNRR, arriva il primo ricorso al TAR. Lo ha depositato un’impresa che aveva concorso per l’affidamento dei lavori all’ex oratorio di Sacconago, un’opera da oltre 4 milioni di euro: il tribunale amministrativo però, visti i tempi stretti imposti dalle scadenze europee, non ha concesso la sospensiva. Il giudizio di merito è così rimandato a ottobre. E per il Comune di Busto Arsizio è un primo “stress test” per i cantieri del PNRR.

La gara impugnata

Era uno dei peggiori incubi del sindaco Emanuele Antonelli, che più volte ha ammesso di “non dormire la notte” per le serrate scadenze dei lavori del PNRR: i ricorsi al Tar, storica croce per le amministrazioni pubbliche. Ora Busto Arsizio ha a che fare con la prima opposizione di fronte ai giudici amministrativi, sperando che non sia la prima di una lunga serie: è stata l’azienda Icg – Impresa Costruzioni Edili Stradali Fognature di Milano, ad impugnare l’aggiudicazione della gara per l’affidamento dell’appalto integrato (progettazione e lavori) del recupero dell’ex Casa Azzimonti, già oratorio di Sacconago, alla ditta Vecchierelli Restauri.

Niente sospensiva

Come da prassi in questi casi, Icg ha chiesto al TAR di sospendere l’aggiudicazione dell’appalto, ma lo scorso 25 luglio i giudici amministrativi (collegio presieduto da Marco Bignami), in considerazione del fatto che “il finanziamento pubblico tramite fondi PNRR è condizionato alla necessaria stipula del contratto entro il 30 luglio 2023“, hanno negato la sospensiva, fissando la discussione del ricorso nel merito il prossimo 25 ottobre 2023. Per ora dunque l’opera è salva, anche se il rischio di ingarbugliare l’iter della progettazione e dei lavori rimane dietro l’angolo.

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