Ordine Infermieri e Uneba insieme per migliorare il servizio nelle Rsa di Varese

Luca Trama e Antonella De Micheli (Uneba), Aurelio Filippini (Opi) e il consigliere regionale Emanuele Monti

VARESE – È il primo caso in Italia di accordo di collaborazione a livello territoriale tra Opi, Ordine delle professioni infermieristiche, e Uneba, associazione di categoria che rappresenta le Rsa. È stato siglato oggi, venerdì 14 luglio, a Varese (qui sotto il video), un protocollo che suggella l’azione comune da parte delle due realtà. Un’attività che si concretizzerà soprattutto in corsi di formazione per migliorare il servizio all’utenza. Tra gli obiettivi anche quello di arginare il problema della carenza degli infermieri: almeno 200 quelli che mancano all’appello nelle Rsa varesine, con la forte concorrenza della vicina Svizzera.

Un percorso lungo mesi

All’appuntamento di oggi Opi e Uneba arrivano dopo un percorso durato diversi mesi tra le due realtà attive nel mondo socio-sanitario, il cui operato risulta fondamentale per offrire alle persone fragili del territorio la migliore assistenza possibile. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Varese ha incontrato i rappresentanti di Uneba Varese, associazione di categoria che conta più di 50 associati sul territorio, per iniziare un percorso di crescita e formazione comune. Si sono svolti due tavoli di lavoro, che hanno affrontato i temi legati alla professione infermieristica: il primo relativo all’esercizio in libera professione, a cui le strutture socio-sanitarie stanno sempre più facendo ricorso a causa della carenza di personale infermieristico; il secondo legato alle competenze specifiche degli infermieri che lavorano nelle strutture.

Due documenti prodotti

Il primo tavolo di lavoro si è concentrato nella redazione di un codice etico e deontologico per gli infermieri che operano in libera professione all’interno delle Rsa, la cui presenza e il cui operato si deve armonizzare con i percorsi di assistenza e cura caratteristici delle strutture per lungodegenti, al fine di garantire la continuità assistenziale e tutelare la fragilità dei residenti. Il secondo tavolo di lavoro è stato dedicato alla costruzione di una job description degli infermieri delle strutture socio sanitarie, strumento indispensabile per migliorare l’organizzazione interna dei reparti e descrivere le grandi competenze necessarie in tale ruolo. Gli elaborati di entrambi i tavoli di lavoro serviranno come base per ottimizzare e migliorare il lavoro futuro della professione infermieristica, la cui centralità, professionalità, organizzazione del lavoro ed attività si sono modificate notevolmente nel corso di questi ultimi anni.

Punto di partenza

Un punto di partenza che da ambo le parti è stato ritenuto estremamente proficuo ed efficace, anche per strutturare corsi di formazione dedicati agli infermieri su temi specifici del settore, con l’obiettivo comune di diffondere buone pratiche e fornire il supporto ed il confronto tra i professionisti nell’ambito socio-sanitario. Formazione e miglioramento organizzativo sono gli obiettivi principali dei due enti, per poter costruire insieme in maniera sempre più efficace e attenta alle esigenze del personale un’assistenza sostenibile e a misura di anziano. Proprio a questa finalità è dedicato il protocollo siglato oggi (nella foto qui sotto la firma da parte del presidente di Opi).


Varese caso pilota

«È il primo caso in Italia di un accordo di questo tipo a livello territoriale tra Opi e Uneba – ha commentato il presidente di Opi Varese Aurelio Filippini – il codice etico abbiamo cercato di renderlo calzante con strutture e ospiti. L’idea è quella di qualificare maggiormente gli operatori, sulle indicazioni che ci sono state date aumentare le competenze in alcuni ambiti». Luca Trama, presidente di Uneba Varese, ha aggiunto: «Faremo corsi di formazione specifici per fare sentire i nostri infermieri più importanti». Presente alla firma anche il presidente della commissione welfare di Regione Lombardia Emanuele Monti. «Vi inviterò in commissione a Milano a settembre per presentare il protocollo a livello regionale», ha detto.

La concorrenza svizzera

Inevitabile un accenno al tema caldo della carenza degli infermieri. Tra gli obiettivi dell’intesa tra Opi e Uneba c’è anche quello di combattere la concorrenza della vicina Svizzera. «Il nostro intento è coinvolgere i professionisti per farli sentire in un welfare territoriale accogliente e con una professionalità vera da spendere sul territorio – ha sottolineato Filippini – siamo certi che sarà una possibilità che diamo ai professionisti di sentirsi validi dove si trovano, il che va oltre la parte economica, che non è l’unica che spinge i professionisti ad andare in Svizzera».