VANZAGO – Una manifestazione contro il progetto di potenziamento ferroviario Rho-Parabiago. L’ha annunciata per domenica 17 ottobre alle ore 9.00 a Vanzago il comitato dei residenti lungo la linea. «Il governo – spiega il Comitato Rho-Parabiago – dopo aver ottenuto i fondi europei inserendo il progetto nel Pnrr fra i progetti per l’Alta Velocità (cosa che non corrisponde al vero, in quanto la linea Rho-Parabiago non è una linea ad Alta Velocità), l’ha persino commissariato, nominando come commissario l’amministratore delegato di Rfi. È inaccettabile che un’opera con così gravi e irrisolte criticità venga affidata al proponente dell’opera stessa, che non costituisce certo un soggetto super partes.
«L’inserimento nel Pnrr e il successivo commissariamento giungono come l’ennesima e più dolorosa azione del governo, che denota completo disinteresse verso le criticità di un’opera che impatterà gravemente sui paesi interessati e che viene portata avanti passando sotto silenzio la sua acclarata incompatibilità ambientale, che pure era stata chiaramente evidenziata da tutti i soggetti responsabili. Con buona pace della sostenibilità ambientale che dovrebbe costituire il requisito di base delle opere del Pnrr. Purtroppo – aggiungono i rappresentanti dei residenti – la manifestazione cade in un periodo caldo per le proteste no green pass, ma chiediamo ugualmente attenzione anche alla nostra che, sebbene relativa a un contesto locale, riguarda tematiche di importanza nazionale».
La settimana-tipo dei pendolari
L’associazione di pendolari Mi.Mo.Al (Milano-Mortara-Alessandria) ha pubblicato il seguente resoconto dei trasporti ferroviari dal 4 al 10 ottobre.
Lunedì 4: su 46 treni programmati, 18 (il 39%) ha accusato un ritardo superiore ai 5 minuti; fra le cause dei ritardi imputabili a Trenord, per 12 corse guasti ai convogli, e a Rfi, per 6 corse esigenze di circolazione.
Martedì 5: su 46 treni programmati, 6 (13%) con ritardo superiore ai 5 minuti e 1 cancellato. Ritardi imputabili a Trenord, così la cancellazione per guasti ai convogli.
Mercoledì 6: su 46 treni programmati, 5 (10,9%) con ritardo superiore ai 5 minuti. Cause dei ritardi imputabili a Trenord per guasti ai convogli.
Giovedì 7: su 46 treni programmati, 8 (17,4%) con ritardo superiore ai 5 minuti e 2 (4,3%) cancellati. Cause dei ritardi imputabili a Trenord, per guasti ai convogli (6 corse), e a Rfi, per guasti ai passaggi a livello (2 corse); le cancellazioni sono invece state dovute a guasti ai convogli di Trenord.
Venerdì 8: su 46 treni programmati, 12 (26,1%) con ritardo superiore ai 5 minuti e 2 (4,3%) cancellati. Cause di ritardi imputabili a un intervento della Polfer, a Rfi per 2 corse rallentate da guasti ai passaggi a livello, e a Trenord per guasti ai convogli (9 corse); cancellazioni imputabili interamente a Trenord per guasti ai convogli.
Sabato 9: su 41 treni programmati, 2 (4,9%) con ritardo superiore ai 5 minuti. Cause imputabili a Rfi per guasti ai passaggi a livello (1 corsa) e a un intervento della Polfer per l’altra corsa.
Domenica 10: su 34 treni programmati, 3 (8,8%) con ritardo superiore ai 5 minuti. Cause dei ritardi imputabili interamente a Rfi per guasti ai passaggi a livello.
Secondo il riepilogo complessivo della settimana, su 305 treni programmati ben 54 (il 17,7%) sono arrivati a destinazione con più di 5 minuti di ritardo e 5 (1,6%) sono stati cancellati. Le cause dei ritardi sono imputabili a Trenord (70,4%) per guasti ai convogli, a Rfi (25,9%) per guasti ai passaggi a livello e agli interventi della Polfer (3,7%). Le 5 cancellazioni invece sono imputabili a Trenord (100%) per guasti ai convogli. Vengono presi in considerazione i ritardi oltre i 5 minuti alla stazione di termine corsa; ufficialmente le soppressioni parziali vengono conteggiate solo se causano ritardi alla stazione di arrivo.
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