Primarie, la crisi del Pd è nei numeri

gallarate dario terreni

Mi pare più che mai opportuno riflettere sui risultati relativi alle Primarie regionali di ieri. Non entro nel merito delle due candidature e del risultato finale che ha assegnato la vittoria a Vinicio Peluffo, ma alla questione che ritengo fondamentale che è quella relativa alla partecipazione al voto. Queste due candidature contrapposte avrebbero dovuto stimolare una maggiore partecipazione ad un voto aperto anche ai non iscritti al Pd. Invece si è verificata una vera e propria “diserzione” e i numeri parlano molto più chiaramente delle parole:

1) I voti validi in Provincia sono stati 1637

2) Nell’area di Varese hanno votato in 464

3) Nell’area di Gallarate hanno votato in 679

4) Nell’area di Busto Arsizio hanno votato in 494

Come noterete a queste primarie aperte, chi ha votato sono stati solo una parte degli iscritti di tutta la Provincia. Di conseguenza la partecipazione è stata negativa e finalizzata solo ad una “diatriba” interna al Partito che a mio avviso conferma la gravità di una crisi che si è manifestata in questa occasione delle primarie Regionali, ma che proviene da ben più lontano.

Dal 4 Marzo a questa parte il Partito Democratico in Provincia non ha mai avuto il coraggio di una analisi sulle ragioni della sconfitta e di una perdita di consensi senza precedenti. In particolare voglio sottolineare due dati a confronto i voti presi alle elezioni Europee del 2014 con voti 11.203.000 pari al 40,8%, contro le elezioni Politiche del 4 marzo 2018 con voti 6.134.000 pari al 18,7%.

Evidentemente le mie preoccupazioni sono in prospettiva le elezioni Europee del 26 maggio 2019, in quanto non riesco a capire come il Pd e complessivamente il centrosinistra, possa in queste condizioni riuscire a “contrastare” l’avanzata dei “sovranisti/populisti”.

Oggi questa è la vera questione “politica” che dovrebbe eliminare qualsiasi personalismo ed individualismo, per contribuire alla nascita di un vero e proprio movimento europeista, ambientalista, federalista. Quindi si richiede a tutti ed a tutti i livelli atti di generosità in grado di mettere in campo una proposta politica degna di questa sfida che ci attende alle elezioni Europee del 2019.

Dario “Don Chisciotte” Terreni

primarie pd varese- MALPENSA24