OLGIATE OLONA – Rapina in villa a Olgiate Olona. Un commando di tre persone, molto probabilmente armate e con accento straniero, è entrato nel cuore della notte in una villa di via don Gnocchi. I malviventi hanno legato e tenuto sotto scacco il proprietario per diverse ore e, solo alle prime luci dell’alba, sono usciti dall’abitazione e fuggiti in auto. Con un bottino di 10 mila euro in preziosi e tre Rolex.
L’episodio è accaduto nella notte di oggi lunedì 12 agosto in una villa bifamiliare signorile di via Don Gnocchi. Sul luogo della rapina hanno lavorato per tutta la mattinata i carabinieri di Busto Arsizio e Castellanza e il Nucleo investigativo degli uomini dell’Arma di Varese.
Le prime notizie
E’ ancora presto per ricostruire esattamente cosa sia successo, poiché i carabinieri, dopo i rilievi del caso effettuati per tutta la mattinata, stanno ancora indagando. Dalle prime notizie raccolte si sa che dentro l’appartamento al primo al piano della villa sono entrati in tre. E si dice che fossero armati.
Il proprietario dell’abitazione (non è chiaro se in casa insieme a lui ci fosse anche qualcun altro) pare sia stato svegliato da qualche rumore sospetto. Sta di fatto che il commando l’ha subito immobilizzato legandogli i polsi con alcune fascette da idraulico. C’è chi racconta che anche il cane di piccola taglia, che ha iniziato ad abbaiare, sia stato rinchiuso in un locale. Sembrerebbe che a quel punto i rapinatori siano stati a lungo all’interno dell’abitazione per cercare oggetti di valore e soldi. Forse costringendo il proprietario a indicargli i luoghi dov’erano custoditi: una cassaforte che è stata aperta. Non si sa con precisione se l’uomo sia anche stato sottoposto a violenza. Inoltre pare che i banditi, una volta “finito il lavoro”, si siano fatti accompagnare sul cancello d’ingresso dallo stesso proprietario. Evitando in questo modo che desse l’allarme in maniera tempestiva e prendendosi tempo prezioso per fuggire. Si dice con un’auto. Resta anche da capire se al volante ci fosse un palo ad aspettarli. Altro dettagli da ricostruire sono: se il commando ha agito a volto scoperto, quale sia stata la via di fuga intrapresa e di quale nazionalità siano i malviventi. Pare, infatti, che solo uno dei rapinatori abbia parlato, tradendo un accento dell’est. Intanto gli uomini dell’Arma hanno già chiesto di visionare le immagini del sistema di video sorveglianza installate in paese.
Il racconto dei vicini
Nessuno si è accorto di nulla. Nè questa notte e neppure nei giorni scorsi, quando molto probabilmente il commando ha effettuato qualche sopralluogo per studiare la situazione. Sta di fatto che gli stessi vicini dell’abitazione rapinata, questa mattina, erano increduli e spaventati per l’accaduto. «Io all’alba ero fuori a bagnare il prato – racconta un residente di via Don Gnocchi – ma non mi sono accorto di nulla. Se davvero sono fuggiti al mattino presto, sicuramente l’hanno fatto dopo che sono rientrato in casa. E non escludo che mi abbiano tenuto sotto controllo, per avere la via libera».