Regionali, Fontana-bis nel limbo e FdI ci prova: «Pronti a proporre un candidato»

MILANO – «Siamo pronti a proporre un candidato autorevole per la Lombardia, se Fontana non si ricandida». Il presidente di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa torna a parlare delle elezioni regionali 2023 e in un’intervista all’agenzia di stampa Adnkronos ribadisce quanto già dichiarato dalla coordinatrice regionale del partito Daniela Santanchè. Due mesi fa.

La partita tra Milano e Palermo

«Se un presidente di Regione ha lavorato bene e non ha problemi personali gravi – le esatte parole di La Russa all’Adnkronos – noi siamo dell’idea che debba essere riconfermato, e questa regola vale tanto per la Lombardia che per la Sicilia». Riferimento tutt’altro che casuale, visto che lì il governatore in carica, Nello Musumeci, è di Fratelli d’Italia e il suo “bis” verrebbe messo in discussione da Lega e Forza Italia. «Ma se qualcuno decide che questa regola non vale più o se Fontana decide di non ricandidarsi allora FdI può parlarne e proporre un candidato autorevole».

La competizione per la Lombardia

Nel frattempo la situazione non è cambiata, perché il governatore della Lombardia Attilio Fontana, che aveva annunciato «entro il mese di marzo» la decisione sulla sua ricandidatura, non si è ancora espresso ufficialmente rispetto alla volontà di correre per il mandato-bis a Palazzo Lombardia. Il tempo però stringe – la legislatura regionale scade il prossimo marzo – e il centrodestra non può permettersi di rincorrere nel caso in cui la coalizione che si formerà attorno al PD sciolga la riserva. Con il sindaco di Milano Beppe Sala e l’economista, già commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, come opzioni in pole position, mentre circolano anche i nomi del sindaco di Brescia Emilio Del Bono e degli europarlamentari Irene Tinagli e Pierfrancesco Majorino.

Le carte coperte del centrodestra

In casa Lega sembra sempre più probabile che verrà chiesto ad Attilio Fontana di restare in sella, anche solo per evitare il rischio di dover lasciare agli alleati la presidenza della prima Regione italiana: le opzioni alternative, il ministro del turismo Massimo Garavaglia e il super-assessore all’economia Guido Guidesi, rischierebbero di sbattere contro le ambizioni degli alleati, dato che la Lega non è più così sicura di essere il primo partito della coalizione. E chi ci sarà dietro la “carta coperta” di Fratelli d’Italia? Per qualcuno potrebbe essere la stessa Letizia Moratti, la vicepresidente in quota Forza Italia che, dopo essere già stata candidata al Quirinale da Matteo Salvini per tutto il centrodestra, starebbe “scalpitando” per scalare Palazzo Lombardia ma che la stessa Giorgia Meloni non disdegnerebbe di appoggiare.

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