Regionali: il centrosinistra candida Majorino contro Fontana e Moratti

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Piefrancesco Majorino

MILANO – Niente primarie nel centrosinistra per scegliere il candidato presidente della Regione: al termine di una riunione delle forze di coalizione, riunite ieri sera giovedì 17 novembre, è stato deciso di chiedere all’europarlamentare del Partito democratico Pierfranceso Majorino di assumersi l’onere di rappresentarle nella corsa elettorale per la poltrona più importante di Palazzo Lombardia. Majorino sfiderà Attilio Fontana e Letizia Moratti e, con ogni probabilità, un candidato del Movimento Cinque Stelle. Le elezioni potrebbero essere indette già a febbraio: una corsa contro il tempo che ha indotto il centrosinistra a prendere finalmente una decisione, anche alla luce delle candidature già annunciate dagli avversari.

Il comunicato

“Le forze politiche e civiche di centrosinistra, ambientaliste e liberal-democratiche, che in questi mesi hanno lavorato alla costruzione della coalizione per l’alternativa alla Giunta Fontana – si legge in una nota congiunta – si sono riunite completando il lavoro sulle priorità programmatiche condivise e che verranno offerte quale contributo alla stesura del programma del candidato Presidente”.

“È stato inoltre deciso di coinvolgere nella costruzione del programma alcune eminenti personalità della società civile e progressista lombarda, e di chiedere all’Europarlamentare Pierfrancesco Majorino – prosegue il comunicato – di guidare il lavoro della coalizione, candidandosi a Presidente di Regione Lombardia”.

Fine delle indecisioni

La decisione arriva un po’ a sorpresa dopo che lo schieramento guidato dal Pd ha tergiversato a lungo sulla scelta del proprio candidato. Il balletto di nomi (Carlo Cottarelli, Giuliano Pisapia, Emilio Del Bono) e il possibile quanto discusso appoggio alla lista di Letizia Moratti vanno in archivio. Così come le primarie nelle quali sperava l’assessore di Milano Pierfrancesco Maran autocandidatosi alla presidenza della Regione.

“Sono emozionato”

Majorino ha affidato ad un post su Facebook la sua soddisfazione:. “Sono emozionato e onorato. A partire dalla giornata di domani (oggi, ndr) incontrerò le forze del centrosinistra – scrive – per costruire insieme, e secondo le modalità condivise, la proposta più forte possibile per cambiare pagina in Regione. Possiamo battere la destra di Attilio Fontana e sono convinto che ce la metteremo tutta”.

Con Majorino si schiera anche +Europa che però condiziona la sua partecipazione alla coalazione al fatto che non vi partecipino i Cinque Stelle.

Chi è

Di sinistra Pierfrancesco Majorino lo è sempre stato. Da quando iniziò a militare nei movimenti studenteschi. Nel 2004, a 31 anni, diventa segretario del Ds di Milano. Due anni dopo entra in consiglio comunale, dove dal 2008 al 2011 è capogruppo del Pd. Il capo dell’opposizione, quindi, mentre il sindaco di Milano era Letizia Moratti.

Dal 2011, con la vittoria di Giuliano Pisapia, diventa assessore alle Politiche sociali, ruolo che mantiene anche cinque anni dopo con Giuseppe Sala. Sue tante battaglie per i diritti, inclusi quelli degli immigrati. Un impegno che nel marzo del 2019 lo porta a essere l’anima del corteo People-prima: le persone che porta in corteo a Milano sono circa 200mila.

Nello stesso anno è stato eletto all’europarlamento con 93.175 preferenze. Nato a Milano nel 1973, ha due figli. È sposato ora con Caterina Sarfatti, la figlia di Riccardo, che fu candidato governatore della Lombardia nel 2005. Nipote del poeta Giancarlo Majorino, ha condiviso con lui la passione per la scrittura. Il suo primo libro ‘Giovani anno zero” è del 2000. L’ultimo, pubblicato con Mondadori, nel 2022 è ‘Sorella rivoluzione”. Profetico il titolo del lavoro precedente: “La Resa. Per amore della Lombardia: capire il disastro per guarirne le ferite” scritto con Lorenzo Zacchetti.

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