VARESE – Si chiama “Le Vie della Cultura” l’evento conclusivo del progetto Pic Siti Unesco e Via Francisca, che unisce gli operatori culturali del territorio con l’obiettivo di creare una rete culturale integrata. Promosso dalla Comunità Montana del Piambello (capofila) e dai partner del progetto Pic, l’evento si svolgerà dal 3 all’11 giugno e sarà costituito da un calendario ricco di attività culturali diffuse sul territorio: passeggiate esplorative, aperture straordinarie dei beni Unesco, spettacoli teatrali, laboratori, eventi divulgativi e altro.
Il progetto
Il progetto del Pic Siti Unesco e Via Francisca è finalizzato a valorizzare e promuovere l‘offerta culturale del territorio in collaborazione con associazioni, comuni e organizzazioni. Iniziativa che, dopo la redazione definitiva e condivisa di un Manifesto della Cultura, culminerà con l’evento “Le Vie della Cultura”. L’obiettivo principale dell’appuntamento è quello di mettere in evidenza la densità di proposte e soggetti che operano nel campo culturale, restituendo l’immagine di un territorio ricco, coeso e attrattivo. Per raggiungere questo scopo, gli operatori culturali sono stati coinvolti in un processo partecipativo aperto, chiedendo loro di proporre iniziative e attività che possano comporre il calendario dell’evento.
Offerta integrata
L’evento vuole creare una rete tra soggetti e proporre un’offerta culturale integrata che coinvolga tutti gli operatori culturali del territorio, al fine di costruire reti, scambi e collaborazione. Per questo, il calendario dell’evento è aperto a tutti coloro che vogliano partecipare con le proprie idee e iniziative (attraverso un modulo online). «L’iniziativa si propone come un momento di incontro tra gli operatori culturali e il pubblico, offrendo la possibilità di scoprire le tante iniziative culturali offerte dal territorio e dai suoi operatori – spiega Paolo Sartorio, presidente della Comunità Montana del Piambello – “Le Vie della Cultura” rappresenta un’occasione unica per promuovere la cultura, la creatività e l’arte del territorio e per costruire una rete culturale integrata che possa durare nel tempo».
