VANZAGHELLO – Un paese rinnovato e attraente, capace di svilupparsi con modalità diverse rispetto al passato, senza consumare altro suolo e con numerosi piani di recupero dell’esistente. È quanto prevede la Proposta di variante generale al Piano di governo del territorio (Pgt) presentata a Vanzaghello dalla giunta nell’assemblea pubblica di giovedì 14 ottobre (nella foto in alto), cui seguiranno nei martedì 19, 26 ottobre e 2 novembre, nella sala consiliare di piazza Pertini e da remoto tramite piattaforma Zoom, tre tavoli tematici (centro storico, ambiti lavorativi ed economici; ambiti di trasformazione e riduzione del consumo di suolo; rigenerazione urbana, qualità ambientale e mobilità lenta) con inizio alle ore 17.00 aperti a idee e suggerimenti dei cittadini: per parteciparvi, basta compilare il modulo allegato a questo link e inviarlo all’indirizzo e-mail pgt@comune.vanzaghello.mi.it.
Aperto il confronto sulla variante al Pgt
La variante generale al Pgt rappresenta un elemento chiave nel programma dell’Amministrazione di centrodestra e contiene tutto ciò che Vanzaghello diventerà (e non diventerà) nei prossimi anni. L’obbiettivo di questo fondamentale strumento urbanistico è rendere il paese attrattivo e accogliente per chi pensa di trasferirvisi dai comuni vicini. «Un piano molto ambizioso – lo ha definito il sindaco, Arconte Gatti – il cui iter è cominciato nel gennaio 2020 con un’assemblea molto partecipata ed è poi stato rallentato dalla pandemia, e che arriverà all’approvazione nel 2022. I questionari distribuiti quasi due anni fa hanno portato ad una prima analisi delle tematiche più sentite dai cittadini, per poi sviluppare il lavoro dell’urbanista.
«Il piano – spiega il sindaco a Malpensa24 – mira il più possibile alla riqualificazione di quanto esistente e pone grande attenzione alla riduzione nel consumo di suolo, cercando di dare ulteriore vivacità e vivibilità al paese, che si concretizza in salute e benessere per tutti, per chi già ci abita e chi con tutta probabilità si insedierà, come prevede lo stesso Pgt. Non cementificare non significa però non dare spazi opportuni alle attività produttive e commerciali, come ha fatto il precedente piano che non ha aperto molti sbocchi: vogliamo dare spazio a nuovi insediamenti, con la possibilità di costruire ma in linea con lo stile del nostro paese, che non ha non grandi edifici. Il nostro non sarà un dormitorio dove tutto si è fermato, occorre dare nuova linfa al paese e all’economia».
Negli ultimi 10 anni la popolazione di Vanzaghello è rimasta stabile, con una leggera flessione negli ultimi 5 e soprattutto un notevole invecchiamento: nel 2009, per ogni ultra 80enne si contavano 3,75 ragazzi in età scolare, quota scesa nel 2019 a 2,23. Perché rimanga un paese vivo, è dunque necessario l’ingresso di nuovi abitanti più giovani.
10 strategie per 4 obiettivi
I contenuti del piano sono stati illustrati dall’autore, l’architetto Giovanni Sciuto dello studio Urbanlab di Magenta, che lo ha redatto insieme a Licia Morenghi, e dall’assessore all’urbanistica, Claudio Zara. Questi gli obiettivi, da perseguire con 10 strategie. 1) Supportare la rigenerazione urbana: per farlo, si punta a incentivare il recupero delle aree dismesse; maggiore flessibilità, incentivi e regole a favore della riqualificazione; individuare i luoghi strategici per la riqualificazione; incentivare il recupero e la valorizzazione dei nuclei storici. 2) Salvaguardare e potenziare il sistema ambientale, attraverso 2 strategie: tutelare e promuovere gli ecosistemi e prevedere misure a sostegno della rete ecologica comunale. 3) Migliorare la sicurezza del territorio e la qualità della vita, attraverso 3 strategie: inserire nel piano i princìpi di invarianza idraulica, idrogeologica e del drenaggio urbano sostenibile; migliorare la sicurezza urbana; connettere e qualificare il sistema degli spazi pubblici. 4) Migliorare il sistema della mobilità, connettendo la città attraverso un sistema di mobilità sostenibile, sia nell’abitato che nei dintorni.
INCENTIVI PER LA CITTÀ CONSOLIDATA. Non allargare ulteriormente la città, ma riqualificare il patrimonio edilizio esistente. La classificazione degli edifici del centro storico si ridurrà da 14 a 5 categorie in base alla loro morfologia, al fine di conservare e valorizzare quelli di valenza storica o architettonica. Nell’ambito dei processi di riqualificazione edilizia, sarà messo a disposizione dei privati (cittadini e imprese) parte del parcheggio pubblico interrato in piazza della Costituzione.
Per gli edifici esistenti sono previste la riqualificazione complessiva di almeno 2 classi energetiche e la possibilità di alzarsi di un ulteriore piano in deroga ai parametri edilizi, al fine di realizzare nuovi alloggi. Per gli edifici sede di attività artigianali e piccoli industrie, si punta a integrarli meglio con il tessuto residenziale, con interventi su strutture, recinzioni e piantumazioni, oltre a concedere la possibilità di trasformarli in residenziali, a parità di volumi; per le attività lavorative diffuse si punta alla loro compatibilità paesaggistica con interventi come recinzioni verdi e una riduzione dell’altezza massima.
Sull’asta dell’ex sp 341 (viali Pellico e Milano) si punta a cambiare la funzione di alcune attività lavorative ritenute poco qualificanti rispetto alla posizione, destinandole a residenziale, commercio di vicinato, somministrazione, Rsa; ciascuna area, delle 4 totali, avrà obiettivi particolari.
Sempre nel comparto produttivo, per gli edifici destinati ad attività lavorative che hanno saturato gli spazi è consentita la realizzazione in deroga di ulteriori nuovi piani interni o soppalchi, oltre alla demolizione di edifici degradati mantenendo i diritti volumetrici, per ricavarne nuovi edifici più adatti alle attività subentrate; ai fini del conteggio degli oneri di urbanizzazione, la superficie utile sarà ridotta del 20% per gli edifici produttivi dismessi o sottoutilizzati. Saranno ampliate le destinazioni delle aree produttive dismesse per destinazioni commerciali, alberghiere, sportive e servizi privati, con la possibilità di insediare medie strutture di vendita fino a una superficie massima di 1.500 mq.
MOBILITÀ LENTA. Tre i punti chiave: l’asse viale Milano/viale Pellico (ex sp 341) che attraversa il centro e che ha perso la funzione originaria: la carreggiata sarà ridotta e vi sarà realizzato un collegamento ciclopedonale (a sinistra) lungo ben 2 km, da cui far partire altri collegamenti ciclopedonali verso il centro, la stazione o la campagna; il centro storico (piazza Sant’Ambrogio e via Roma) con la prosecuzione della ripavimentazione e dell’arredo urbano dedicato a questo specifico spazio urbano, così da creare una continuità pedonale dell’area (sopra, a destra); e i servizi pubblici lungo via Bellini, con nuovi accessi pedonali e ciclabili in sicurezza anche dal parcheggio in via Ragazzi del ’99.
COMPARTO “4 STRADE” (sotto). Sarà assecondata la forte richiesta di trovare collocazione da parte delle imprese commerciali medio-grandi.
RIDEFINIZIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE. È necessaria una riduzione dell’espansione del territorio urbano, in linea con la normativa regionale. Fino ad oggi erano previste 13 aree di trasformazione residenziale per complessivi 162.000 mq, ferme da anni e ora ridotte a 8, di cui 7 residenziali e una industriale.
Oggi la soglia di territorio “consumata” è pari al 50,6% con un alto rapporto (il 7% contro una media provinciale del 3%) degli ambiti di trasformazione non attuati. La soglia di riduzione del consumo di suolo da applicare, sia residenziale che non, è del 20%; il piano prevede quasi il doppio del minimo previsto, cioè circa il 40% per entrambi. In pratica le aree potenzialmente edificabili saranno ridotte di 60.000 mq, pari a 10 campi di calcio, per tornare a essere agricole.
RETE ECOLOGICA COMUNALE. Vanzaghello rientra nel Parco del Ticino, con ampie zone boscate collegate al territorio circostante. Spazi verdi insistono anche all’interno della città (nella grafica sotto).
