Dieci colpi di kalashnikov a Robecchetto: “Ho sparato per amore”. Preso il Gorilla

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ROBECCHETTO CON INDUNO – Dieci colpi di kalashnikov sparati per gelosia contro una villetta di Robecchetto con Induno lo scorso 10 maggio. O come ha confessato il 47enne pregiudicato raggiunto oggi, mercoledì 4 agosto dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Busto Stefano Colombo su richiesta del pubblico ministero Nadia Calcaterra, che ha coordinato le indagini, davanti al pubblico ministero: «Dieci colpi sparati per amore». Parole seguite da richieste di comprensione per la folle gelosia, di rassicurazione sul fatto che la compagna non l’avesse mai tradito e da lacrime.

Folle gelosia

La vicenda è estremamente intricata. Il movente, al contrario, è estremamente semplice: da anni il 47enne, nullafacente e detto “il gorilla” era convinto che la compagna (forse ex a questo punto) lo tradisse con il figlio 46enne (detto il Tessitore) del pensionato di 69 anni intestatario della villetta teatro dell’attentato andato in scena lo scorso 10 maggio. Il gorilla, che si è assunto la responsabilità dell’accaduto davanti al pubblico ministero Calcaterra, è accusato di porto illegale di armi da fuoco e minaccia. I carabinieri della compagnia di Legnano, tra l’altro, hanno notificato al 47enne l’ordinanza di custodia cautelare mentre questo si trovava già in carcere. Il 22 maggio, nel corso delle indagini legate a un precedente episodio, sempre a danno della stessa villetta, il Gorilla è stato sorpreso con un revolver calibro 38 marca Franchi Llama con matricola abrasa e 57 proiettili, oltre ad altri proiettili e, con queste accuse è stato arrestato.

Il Gorilla, Tarzan e il Tessitore

L’indagine era infatti partita il 9 gennaio scorso, quando furono esplosi 3 colpi calibro 22 sempre. All’epoca si capì che il figlio del 69enne, il Tessitore, aveva ricevuto richieste di denaro da parte di un italiano 56enne (detto Tarzan), ex collega di lavoro in una ditta di Robecchetto con Induno. Per questo motivo Tarzan si erano concentrati inizialmente i sospetti degli inquirenti con intercettazioni telefoniche sui soggetti coinvolti e su un altro collega di lavoro dei due uomini, un 41enne che aveva a sua volta ricevuto da Tarzan richieste di denaro e che si era visto danneggiare l’auto.

Armi, droga e soldi

Il Tessitore, però, aveva dato la svolta alle indagini. Quello andato a segno il 10 maggio scorso, infatti, non era il primo tentativo di attentato alla villetta. Il Gorilla, con il volto coperto in malo modo, ci aveva già provato due giorni prima: l’arma puntata contro il garage dell’abitazione si era però inceppata. Il tentativo andato a vuoto era stato però ben ripreso dalle telecamere e il Tessitore aveva riconosciuto l’attentatore. Nella prosecuzione degli accertamenti, sono state eseguite alcune perquisizioni a carico di soggetti che si erano relazionati in modo sospetto con il Gorilla e Tarzan, consentendo di rinvenire ulteriori munizioni oltre che dello stupefacente destinato allo spaccio nella “piazza” di Robecchetto con Induno, delitti per i quali sono stati rispettivamente denunciati in stato di libertà un 48enne italiano detto Katanga e suo figlio 23enne, e arrestato un 53enne italiano detto Frio.

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