SAMARATE – Un’ora alla settimana di pausa pranzo “investita” nella pulizia dei boschi dai rifiuti abbandonati. Succede a Samarate, con l’iniziativa “Partetuttodanoi”, che ha già coinvolto una quarantina di persone. I protagonisti di questi improvvisati, ma sempre più partecipati, “mercoledì per il futuro” sono alcuni dipendenti della Quanta System Spa, azienda innovativa che produce macchine laser e che impiega circa 180 persone nello stabilimento produttivo di via Acquedotto a Verghera.
“Partetuttodanoi”
Un primo tentativo era già stato fatto un paio di anni fa, poi la scintilla è scoccata partecipando a uno dei Fridays for Future, la marcia dei giovani per l’ambiente ispirata da Greta Thunberg, venerdì 27 settembre a Milano. «È nata l’idea di dedicare un’ora alla settimana delle nostre pause pranzo alla pulizia degli ambienti circostanti il nostro sito produttivo» raccontano Roberto Tomarchio e Stefano Galmarini, rappresentanti sindacali della Fiom-Cgil. Dai primi quattro volontari, tutti del reparto produzione, dopo aver creato una lista WhatsApp per coinvolgere i colleghi, l’adesione è salita ad una trentina di persone. Anche l’azienda si è mobilitata al fianco dei suoi collaboratori, fornendo guanti e pinze telescopiche per la raccolta dei rifiuti, oltre alla disponibilità di un cassone per lo smaltimento del materiale recuperato. «Tantissima roba, di ogni genere, dagli elettrodomestici ai resti di cavi “svuotati” dal rame – fa notare Roberto Tomarchio – in particolare in via Di Vittorio dove c’è una vera e propria discarica abusiva».
Il salto di qualità
Il rapido consenso attorno all’iniziativa ha suggerito di trasformarla in un vero e proprio movimento, ribattezzato Partetuttodanoi su proposta di Maria Di Chio, ormai uscito dai confini aziendali, grazie all’impegno di Marco Turconi e Edoardo Zanzottera, che hanno aperto un profilo Instagram, un canale Youtube e un sito web «per divulgare, anche in maniera scherzosa e dissacrante, quanto fatto», come racconta Antonio Premazzi. Grazie alle bacheche social di Samarate, poi, si sono aggiunte altre adesioni da fuori azienda, da parte di comuni cittadini. Ma «in sole quattro uscite – rivelano i protagonisti – la quantità di immondizia recuperata si è rivelata purtroppo talmente notevole da dover ripensare le dinamiche dello smaltimento per non creare disagio all’azienda». Così i volontari si sono rivolti al Comune di Samarate, incontrando il sindaco Enrico Puricelli e la consigliera Piera Primerano e incassando la disponibilità dell’amministrazione a spedire gli addetti della nettezza urbana a raccogliere i rifiuti, quando fossero troppi per il cassone della Quanta System.
La speranza di “contagiare”
L’entusiasmo del gruppo è alle stelle e si guarda già alle possibili prospettive dell’iniziativa. «Noi ci divertiamo, rinunciare alla pausa pranzo non ci pesa, anzi è un’occasione di socializzazione – raccontano Tomarchio, Turconi e Galmarini – tra i progetti in cantiere, c’è quello di riuscire a esportare “Partetuttodanoi” fuori dai confini di Samarate perché quello dei rifiuti nelle aree verdi è purtroppo un problema largamente diffuso nel nostro territorio». Il sogno è di “contagiare” altre realtà, con lo stesso spirito di volontariato e attenzione disinteressata all’ambiente, ma anche di disincentivare gli abbandoni indiscriminati di rifiuti nelle zone che vengono ripulite. «Nel nostro piccolo, poi speriamo che la nostra opera possa servire anche a stemperare il clima di malcelata tensione che si è venuto a creare con alcuni residenti di Via Acquedotto, disturbati dalla presenza del sito produttivo».
Intanto è arrivato il ringraziamento ufficiale del sindaco Enrico Puricelli: «L’amministrazione di Samarate ringrazia i volontari della Quanta System che ogni settimana dedicano un’ora del loro tempo (durante la pausa pranzo!) alla pulizia dei boschi samaratesi. Dei veri e propri “angeli del verde” che hanno saputo contagiare attivamente anche altre realtà del territorio».
