Rifiuti abbandonati e animali dissequestrati. Il M5S di Samarate vuole vederci chiaro

SAMARATE – Nel 2021 era stato definito «un deposito di materiali metallici e accatastamenti vari, assimilabile a un centro di raccolta», si leggeva nella mozione della Lega. Poi, a fine gennaio di quest’anno, il blitz per il sequestro – poi dissequestrati – degli animali maltrattati. Ad accomunare queste due vicende di Samarate è la zona: via Agusta. Ora il Movimento Cinque Stelle vuole vederci chiaro. Con un question time che verrà presentato da Alessio Sozzi (nella foto in alto, durante la manifestazione di febbraio insieme gli animalisti) in consiglio comunale domani, 14 marzo.

Dal blitz alla manifestazione

Il caso del blitz di gennaio è noto. Un’area descritta come una discarica a cielo aperto, che ha portato al sequestro per maltrattamento degli animali grazie all’intervento di una guardia zoofila e di un veterinario. Accuse cadute quando la Procura della Repubblica di Busto, analizzati tutti gli elementi, ha stabilito l’insussistenza della sofferenza degli animali. Dissequestrati, c’è stata quindi l’immediata reazione dal fronte del No: lo scorso 25 febbraio, i manifestanti si sono dati appuntamento davanti al Comune per protestare contro questa decisione.

Le richieste

Alla manifestazione ha partecipato anche il pentastellato Sozzi, unico consigliere presente. Che ora vuole chiarimenti su via Agusta: dai rifiuti abbandonati agli eventuali provvedimenti, fino al controllo delle condizioni degli animali.
Fra le richieste, quella dell’ordinanza sindacale del 2021: «È stata rispettata con la rimozione e il corretto smaltimento dei rifiuti nei modi di legge e tramite ditte autorizzate?». Ma anche per sapere se «sono state applicate sanzioni amministrative o penali» e se «l’ufficio tecnico ha valutato la regolarità delle strutture sorte in quel terreno agricolo e con quali risultati». Un periodo di indagine che va da «aprile 2021 a gennaio 2023», per capire se «sono state effettuate le opportune verifiche da parte dei competenti organi di controllo. Se sì, quali?». Oltre a quelli rivolti al ripristino dell’area e alle condizioni degli animali «dopo il sopralluogo di gennaio e la loro restituzione ai proprietari».

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