Samarate, bollette triplicate in un anno. Il ristoratore: «Inghiottiti dalle spese»

SAMARATE – Se l’anno scorso, in questo periodo, l’elettricità costava 3.800 euro, oggi costa 11.886 euro. Numeri alla mano: le spese sono più che triplicate per un commerciante di Samarate, che in un lungo sfogo pubblicato sui social ha deciso di rendere noti i dettagli dell’ultima bolletta. Una denuncia, una richiesta d’aiuto o semplicemente la rabbia di dover fare i conti – letteralmente – con un problema che sta mettendo in grande difficoltà non solo esercenti e attività pubbliche, ma anche famiglie. E tutto sta in una domanda chiara: «Caro Stato, come dobbiamo comportarci?».

Lo sfogo

Una lettera pubblicata sulla pagina Facebook del ristorante Luxale, apertamente rivolta ai suoi clienti. Il titolare chiede «scusa per lo sfogo, ma a noi questa Italia ci sta rendendo poco italiani». Evidente è l’esasperazione, sua come di molti (troppi) colleghi. «La situazione elettricità sta andando fuori controllo», aggiunge. «La bolletta (pubblicata, ndr) è relativa al mese di luglio. Siamo passati – da novembre 2021 – da 3.800 euro di corrente a 8.500 euro, per arrivare a questo mese all’importo di 11.886,80 euro». I disagi si sentono. «Aumentano i costi della merce e della materia prima, aumentano i costi di luce e gas, aumentano bonus a favore dei dipendenti (che vanno anticipati da noi imprenditori), aumentano le ore di lavoro per noi titolari, in quanto, grazie al reddito di cittadinanza, non si trova personale. E se aumenti il listino, sia mai che perdi clientela». Da qui, una serie di domande: «Quanto andrebbe fatta pagare, ad oggi, una pizza margherita con i costi fissi che abbiamo? Perché chi ci deve rimettere è sempre il cliente finale?».

«Inghiottiti dalle spese»

Oltre allo sfogo di un momento, l’obiettivo del titolare samaratese è preciso. Ovvero che «dall’altra parte arrivi il concetto di ciò che un’azienda supporta e sopporta per rimanere aperta oggi. A questa Italia che proprio non va, diciamo che noi facciamo il nostro lavoro, con amore e passione». Ma non solo: «Che oggi è doveroso alzarsi la mattina e correre ancora più di prima, perché ci si sente gazzelle e non leoni. Per non essere inghiottiti dalle spese».

Le reazioni

Il post ha generato una serie di reazioni, con quasi 400 commenti. Parole di sdegno e di solidarietà. Tra colleghi e tra cittadini. C’è che rincara la dose («situazione insostenibile»), chi prende atto e cerca di far fronte alle difficoltà («questo mese, luce triplicata, non so se arrivo a fine anno») e chi non nasconde lo sconforto («non si può tollerare questa situazione, non se ne può più»). Tutti messaggi che sono testimonianza di un problema più che noto. Ma che stanno mettendo in ginocchio troppi commercianti. E non solo.

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