San Cristoforo, il programma della patronale di Gallarate

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GALLARATE – Entrano nel vivo le celebrazioni in onore di San Cristoforo, patrono di Gallarate. Da questa sera, 23 luglio, a mercoledì, tre giorni di appuntamenti organizzati dalla Pro Loco di Gallarate con il patrocinio dell’amministrazione comunale.

Il programma

I festeggiamenti iniziano stasera alle 21.30 con il concerto in piazza Libertà. Di scena “Alea band”, un gruppo tutto al femminile che proporrà un repertorio di musica Anni Sessanta. Domani alle 20.45 si terrà la tradizionale benedizione degli autoveicoli nell’area mercato di via Torino, mentre alle 21.30 piazza Libertà ospiterà   lo spettacolo di cabaret di Carletto Bianchessi. Mercoledì mattina, sempre in centro, ci sarà il mercato degli hobbisti. Alle 11 la Santa messa solenne in basilica concelebrata da tutti i parroci della città, con la tradizionale offerta dei ceri da parte dell’amministrazione comunale. La benedizione alla città dal sagrato di Santa Maria Assunta è in agenda alle 21. Mezz’ora più tardi il maestro Silvano Scaltritti dirigerà il corpo musicale “La Concordia di Crenna”. Si esibiranno anche il “Santa Cecilia” di Jerago e “La Filarmonica” di Samarate.

San Cristoforo tra storia e leggenda

Il culto di San Cristoforo, martirizzato in Licia forse sotto Decio, è documentato nella Chiesa d’Oriente a partire dalla metà del quinto secolo. La leggenda occidentale fu diffusa da Jacopo da Varagine. Cristoforo era un gigante che si era proposto di servire il signore più potente; dopo essere stato al servizio di un re, di un imperatore e del demonio, seppe da quest’ultimo che il signore più potente era Cristo. Allora andò da un santo eremita e, consigliato da lui, prese dimora vicino a un fiume, dove traghettava i pellegrini. Una notte fu svegliato da un fanciullo che gli chiese di essere traghettato, ma più avanzava nelle acque più il carico diventata pesante e il fiume impetuoso. Quando finalmente arrivò sull’altra sponda, il fanciullo gli rivelò di essere Gesù, e come prova fece germogliare il bastone al quale Cristoforo si appoggiava. Cristoforo allora si fece battezzare e andò a predicare in Licia, dove subì il martirio. Oltre a quelle dei Santi Almachio e Teodoro, che si trovano nella cripta, la basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate conserva anche una reliquia del patrono, San Cristoforo. Si tratta di una porzione di osso conservata in una teca, riposta in una tarsia, chiusa, a fianco dell’altare maggiore.

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