MALPENSA – Non c’è pace per Ryanair, alle prese con l’estate più difficile della sua esistenza. Mentre la compagnia annuncia che anche a luglio – nonostante i due giorni di sciopero con pesanti ripercussioni sul traffico – il traffico è cresciuto del 4 per cento, i sindacati annunciano nuovi scioperi che rischiano di rovinare le vacanze a migliaia di passeggeri in partenza ad agosto.
Gli scioperi di agosto
Il fronte caldo di agosto si è aperto in Svezia: la sigla Svensk Pilotforening ha annunciato lo stato di agitazione per il 10 agosto che coinvolgerà circa 40 comandanti di stanza all’aeroporto Skavsta. Lo stesso giorno incroceranno le braccia i colleghi in Belgio che – manca ancora l’ufficialità – potrebbero venire imitati dai dipendenti olandesi e dai tedeschi. Una vera e propria escalation, dunque, che coinvolge anche la casa madre di Ryanair. Qui lo sciopero è previsto per domani e dovrebbe fermare almeno 20 dei 300 voli che ogni giorno decollano o arrivano in Irlanda.
Ma il traffico cresce
Ryanair rimane di gran lunga la prima compagnia in Europa per numero di passeggeri. E nonostante a luglio sono stati oltre 200mila i clienti coinvolti dalle cancellazioni, il traffico è aumentato del 4 per cento, pari a 13,1 milioni di clienti, con un coefficiente di riempimento rimasto stabile al 97 per cento. Secondo i vertici del vettore low cost, la carenza di personale Atc (controllori del traffico aereo), le avverse condizioni meteorologiche e gli scioperi ingiustificati di piloti e personale di bordo hanno causato la cancellazione di oltre mille voli a luglio.