CAVARIA CON PREMEZZO – Lesioni, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza, porto abusivo di arma bianca. Sono questi i reati per cui un uomo di 45 anni, italiano, è stato arrestato ieri 10 giugno dai carabinieri a Cavaria con Premezzo dopo aver seminato il terrore alla sala slot “Play Hall” di via Ronchetti. L’arrestato è un 45enne di Cavaria, disoccupato, pregiudicato e già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla pg alla stazione dei carabinieri di Cassano Magnago.
Con un’ascia in mano
«Correte, c’è un uomo che impugna un’ascia. Sta minacciando il titolare e i clienti della sala slot». E’questa la chiamata arrivata al 112 che ha immediatamente consentito ai militari di intervenire con due pattuglie, una della stazione di Fagnano Olona e una del Nucleo operativo e radiomobile. Sul posto sono arrivati anche due carabinieri della stazione di Cassano Magnago che avevano da poco terminato il servizio. Il senso del dovere e la dedizione al servizio hanno prevalso dopo aver sentito via radio ciò che stava accadendo.
Non si voleva arrendere
Arrivati sul posto, gli uomini del capitano Marco D’Aleo hanno trovato una situazione molto complessa e difficile da gestire. Il 45enne, infatti, era in evidente stato di alterazione dovuto a una smodata assunzione di bevande alcoliche. In pugno aveva l’arma bianca e, nonostante un primissimo tentativo di mediazione, non dava il minimo segnale di volersi arrendere.
La reazione
Sono stati pochi minuti ma lunghissimi. L’uomo era ormai circondato, ma non voleva cedere. Con un ultimo impulso d’ira si è scagliato contro un gruppo di persone che stava assistendo alla scena brandendo l’arma. I militari a quel punto lo hanno immobilizzato. Non è stato affatto semplice. Uno dei carabinieri, per esempio, avendo afferrato l’impugnatura in legno dell’ascia per disarmare l’esagitato, ha riportato una lieve abrasione alla mano, medicata al Pronto soccorso di Gallarate e giudicata guaribile in sette giorni. L’uomo invece è stato arrestato e trattenuto nella camera di sicurezza in vista del processo con rito direttissimo che si svolgerà oggi in tribunale a Busto Arsizio.