Sesto capitale dello Sport, ma le palestre sono fredde. «Solo un disservizio»

sesto sport pintori

SESTO CALENDE – Sesto è Comune Europeo per lo Sport, ma «le strutture sono carenti. Oggi le ragazze della Sesto 76 si sono allenate nella palestra della Bassetti, decisamente inadeguata per la loro disciplina». Maggiore cura e più interventi per le strutture sportive della città: l’opposizione sestese la reclama a gran voce nel corso del consiglio comunale dello scorso 24 gennaio. Prendendo proprio spunto dall’ultimo disservizio.

«Strutture carenti»

A causa di un blocco della caldaia nella giornata di giovedì, infatti, gli allenamenti delle ginnaste della Sesto 76 non si sono svolti, come di consueto, nel centro sportivo attrezzato per la loro disciplina. Le temperature rigide, come è ovvio, non avrebbero consentito le attività in un ambiente idoneo. Il problema è stato sollevato dai consiglieri del gruppo “Insieme per Sesto” nel corso dell’ultimo consiglio comunale: come soluzione “di ripiego”, gli allenamenti sono stati infatti spostati nella palestra della scuola media Bassetti e solo per le atlete più grandi, in vista di una competizione a breve. Per le altre, gli allenamenti sono sospesi fino alla riparazione. Una situazione che stona, secondo la minoranza, con «la nomina di Sesto a Comune Europeo per lo Sport: le strutture sportive sono carenti, è evidente che vadano adeguate e integrate».

Lavori a giugno

L’attacco non è andato giù a Simone Pintori, consigliere con delega allo Sport. Che nello specifico dell’imprevisto che ha impedito gli allenamenti delle Sesto 76, ribatte semplicemente spiegando che «un disservizio può capitare. Gli adetti sono già al lavoro per sistemare la caldaia, ed è stata comunque trovata prontamente una soluzione tampone per salvare gli allenamenti, portando alcune attrezzature nella palestra della Bassetti». Il centro sportivo sarà comunque oggetto di una riqualificazione completa nel prossimo giugno, a fine stagione sportiva, grazie allo sblocco di 200 mila euro provenienti dall’avanzo di bilancio.

Tessuto sportivo ricchissimo

L’attacco della minoranza è però ovviamente parte di un contesto molto più grande che riguarda appunto la nomina di Sesto, nel novembre scorso, a Comune Europeo dello Sport. Continua Pintori: «Sesto non ha ottenuto il titolo per le strutture, ma per il tessuto sportivo». Che conta venti società, oltre tremila atleti tesserati, un territorio che consente una pluralità di attività sportive. Un contesto che sarà «ulteriormente valorizzato grazie a questa nomina. I vari eventi, finanziamenti e bandi ci daranno tempo e modo di adeguare anche le strutture esistenti – senza costruire inutili cattedrali nel deserto. Potenzieremo la ricchezza che Sesto già possiede».

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