Colombo (Lega): «Le opposizioni di Sesto hanno il fegato spappolato»

marco colombo

SESTO CALENDE – “Fegato, fegato, fegato spappolato”, recita una canzone di Vasco Rossi. Verso che il capogruppo di maggioranza Marco Colombo (Lega) riprende per bloccare le critiche delle opposizioni e contrattaccare: «Parole che raccontano tutto: Sesto 2030 e Insieme per Sesto hanno il fegato spappolato a causa dei successi del centrodestra». Ironia. Ma nemmeno troppa, se sul tavolo ci sono i temi più dibattuti in paese: moschea, mercato, Nuova Marna e il rischio sfiorato di sacrificare un filare d’alberi del lungofiume per la ciclopedonale. «Qua, gli unici preoccupati siamo noi. La sinistra si sta radicalizzando sempre di più e ha deciso di adottare il metodo del “No” a tutto. Questa è solo gelosia».

«Pecore da tastiera»

Colombo risponde senza freni. A partire dalla questione della moschea, dopo quanto accaduto in consiglio comunale: «Lo ribadisco: sì alla possibilità di pregare se si tratta della comunità islamica di Sesto e dei dintorni. No al rischio che diventi un ritrovo per tutta la Lombardia, visto che la città non è in grado di recepire l’afflusso di persone previsto». Anche perché, aggiunge, «parlando coi cittadini non si percepisce tutta questa volontà di realizzare quella che sarebbe una “Nuova Mecca”. Sono i soliti quattro leoni da tastiera, che preferisco apostrofare come pecore, che insistono e infangano il nome di Sesto. Sono nemici della città, non ne possiamo più».

Alberi, mercato, Nuova Marna

Sulla questione degli alberi di viale Italia, Colombo vuole metterci una pietra sopra. Così: «Nemmeno noi eravamo dell’idea di sacrificare gli ippocastani sul lungofiume. Ora anche la Provincia ha detto di no, bene. Ma voglio essere chiaro: se ci sarà da tagliare due alberi (da un’altra parte) per realizzare un’infrastruttura che porterà soltanto benessere, allora noi non ci opporremo».
Il mercato è un altro tema dibattuto. «Ci sono molti progetti sul tavolo. Ma, parlando con la gente, continuo a non vedere il desiderio che le bancarelle tornino in centro. In ogni caso, la giunta ha detto che lo riporterà dov’era e manterrà la sua promessa. Anche se è evidente che i sestesi non la sentono più come una priorità».
E la Nuova Marna? «Le minoranze hanno continuato a dire che avrebbe rovinato lo skyline di Sesto. Ora però sta prendendo forma e anche i cittadini si stanno accorgendo del potenziale dell’opera».

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