Torre Colombo, il sindaco di Sesto scrive alla proprietà: «Non fermatevi»

SESTO CALENDE – L’invito è di proseguire con la «bellissima iniziativa di recupero dell’area», quindi di «rivedere la vostra proposta progettuale per arrivare a una soluzione». Anche il sindaco Giovanni Buzzi chiede alla Enrico Colombo Spa – l’azienda di famiglia del capogruppo di maggioranza Marco Colombo – di ritornare sui propri passi e proseguire con il piano di riqualificazione dell’area ex Q8 a Sesto Calende. Lo fa con una lettera «formale», esortando la società a superare lo stop imposto dalla Soprintendenza, prendere atto delle diposizioni necessarie e quindi riprendere in mano il cantiere. Il tutto, lanciando una frecciata alle opposizioni e alle loro «piccole tattiche propagandistiche».

La lettera integrale

Spettabile Enrico Colombo SPA,

mi sento in dovere, come Sindaco di Sesto Calende e in rappresentanza della maggioranza consiliare della Lega della Libertà, di rivolgere a voi un invito alla prosecuzione della bellissima iniziativa di recupero dell’area di vostra proprietà, situata fra Via Manzoni e Via XX Settembre, nel cuore della nostra città.

Tutti sanno che quell’area è stata, per lungo tempo, una ferita nell’immagine urbana e un’occasione persa per tutta la comunità: le responsabilità sono tutte da cercare nella cattiva gestione dei primi anni del duemila ed ora, quando la speranza che un processo di rigenerazione è reso possibile grazie al vostro intervento privato, alcuni ostacoli esterni alla volontà della nostra amministrazione stanno impedendo la realizzazione di un desiderio che immagino di tutta la città, o quasi.

Dalla minoranza stanno arrivando interpellanze al Sindaco circa la situazione della procedura di ristrutturazione, quando è noto a tutti il pervicace lavoro di ostruzione alla realizzazione del vostro bel progetto da parte di chi ora chiede conto con grande impudenza.

Senza interesse per queste piccole tattiche propagandistiche ed invece con grande senso di responsabilità, che è dovere di chi ha il mandato di amministrare, vi chiediamo ora di superare il giustificato disappunto che immaginiamo e sappiamo cogliere ogni imprenditore che vede negli ostacoli che il sistema pubblico spesso propina a chi vuole intraprendere un’iniziativa, al fine di continuare e attuare il costruttivo spirito di collaborazione fra pubblico e privato finora avviato, per il bene della città.

L’invito formale è quindi a rivedere la vostra proposta progettuale, secondo quanto indicato dalla Soprintendenza, al fine di arrivare ad una soluzione che possa soddisfare sia voi che la pubblica amministrazione e procedere quindi rapidamente con la riqualificazione di questi luoghi, per una Sesto sempre più attrattiva e vitale.

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