SESTO CALENDE – «La giunta inviti l’impresa a prendere atto del parere e riformulare un progetto di riqualificazione che possa conseguire risultati». Questa la richiesta delle opposizioni di Insieme per Sesto e Sesto 2030. Con lo stop della Soprintendenza al progetto presentato dall’azienda di famiglia del capogruppo di maggioranza Marco Colombo (Lega), il rischio è che l’ex complesso Q8 non venga più riqualificato. O comunque non in tempi brevi. Soprattutto perché proprio Colombo ha annunciato di voler rinunciare alla Torre e di voler investire altrove. Le minoranze hanno quindi presentato un’interpellanza per chiedere «informazioni e valutazioni» e per «sollecitare a prendere opportune iniziative».
La «priorità»
Alla base resta «l’esigenza di recuperare l’area abbandonata da 13 anni era e resta la priorità di Sesto», dicono Sesto 2030 e Insieme per Sesto. «Se era vero ieri, lo è anche oggi». Tra le richieste di chiarimento alla giunta, quella sulle tempistiche: «Perché, quando si è espressa nel settembre 2021 sul progetto preliminare, non ha ritenuto conoscere il parere della Soprintendenza?», la domanda. Ma anche per capire «perché non vennero valutate le critiche espresse in quella circostanza da Provincia e Parco». Non solo, le opposizioni chiedono di sapere «il motivo per cui non sia stato dato immediatamente seguito alla richiesta della Soprintendenza il 15 marzo, così da chiedere di predisporre viste prospettiche che consentano di apprezzare le relazioni tra il nuovo edificato e gli adiacenti ambiti tutelati».
La richiesta delle opposizioni
In particolare, l’obiettivo è capire i prossimi passaggi. Da qui la proposta alla squadra del sindaco Giovanni Bozzi di «invitare l’impresa a prendere atto del parere e riformulare un progetto di riqualificazione che possa conseguire risultati analoghi per l’interesse della città, ricordando che il progetto del 2007 aveva già conseguito i pareri favorevoli oggi mancati». E quindi di «fare proposte e illustrarle al consiglio comunale o eventualmente in Commissione Territorio».