Sette sindaci e un’associazione. «Non un partito: un luogo di confronto culturale»

sette sindaci associazione
Da sinistra Airoldi, Bellaria, Cavallin, Bellifemine, Citterio e Resteghini

MALNATE – «Lo dico subito con chiarezza: non è un’associazione politica, vuole staccarsi dalla logica politico-partitica. Il nostro intento non è quello di avere assessori e consiglieri in giro per la provincia di Varese». Nessuna velleità dunque di fare da trampolino per partiti o candidature: le parole del presidente Marco Cavallin hanno ben spiegato cosa non vuole essere il “Centro Studi Comuni Orizzonti”, associazione di promozione sociale costituita da sette sindaci del Varesotto (nel video qui sotto le interviste). L’obiettivo è un altro: «La base del nostro agire sarà cultura politica: vogliamo essere un luogo di confronto culturale».


Sette sindaci promotori

«L’associazione non vuole avere nessuna appartenenza politica e non vorremmo essere etichettati, vorremmo innescare un effetto domino positivo», ha aggiunto Cavallin. Sullo stesso tema gli ha fatto eco un altro dei promotori dell’associazione, Stefano Bellaria. «Ci piacerebbe che questo potesse essere un luogo aperto ad amministratori di ogni fede e colore, c’è bisogno di un terreno neutro su cui confrontarci». Un luogo neutrale così come la sede scelta per la presentazione dell’associazione, che si è svolta questa mattina, lunedì 16 ottobre, presso La Residenza di Malnate. Presenti quasi al completo i promotori dell’associazione: oltre ai già citati Cavallin e Bellaria (sindaci rispettivamente di Induno Olona e Somma Lombardo), sono Irene Bellifemine (sindaco di Malnate, che ha il ruolo di vicepresidente), Augusto Airoldi, (Saronno), Enrico Bianchi (Luino), Cristiano Citterio (Vedano Olona) e Giovanni Resteghini (Bisuschio).

Riavvicinare i cittadini alla politica

L’auspicio è quello che altri sindaci possano aggiungersi: una lettera di presentazione della nuova realtà sarà inviata a tutti gli amministratori comunali del territorio, così come alle associazioni ed altre figure impegnate nell’ambito sociale e politico interessare ad un luogo di confronto. Come recita lo statuto l’associazione ha infatti lo scopo primario di creare spazi e momenti di riflessione sull’attività socio-politica. Sarà un’azione doppia: il primo scopo è sostenere chi sceglie di impegnarsi in politica, indipendentemente dal partito di appartenenza, e si trova ad operare in contesti amministrativi molto complessi. Quindi un’apertura verso chi ha il desiderio di avvicinarsi alla politica: si vuole così provare a combattere quella disaffezione emersa profondamente anche sul territorio negli ultimi anni, come dimostrano le percentuali sempre più basse di votanti alle ultime tornate elettorali. «C’è una crisi della politica, molti giovani non si avvicinano più e c’è un impoverimento dei partiti – ha sottolineato Irene Bellifemine – ci siamo chiesti come mai. L’idea è quella di confrontarci con l’aiuto di esperti per riavvicinare i cittadini alla politica».

Si parte il 13 novembre

Un’attività che si svolgerà perciò su due fronti: quello interno all’associazione e quello esterno, con momenti di approfondimento dedicati alla cittadinanza. Il primo appuntamento pubblico, in cui l’associazione si presenterà, si svolgerà il prossimo 13 novembre. La sede è ancora da definire, mentre è già stato individuato l’ospite: sarà Mauro Magatti, sociologo dell’Università Cattolica di Milano. Chi è interessato all’associazione può rivolgersi fin da subito all’indirizzo email centrostudicomuniorizzonti@gmail.com. Nel presentare la nuova realtà i sindaci hanno anche spiegato come è nata l’idea. «Quello che ci accomuna è che siamo tutti innamorati della cosa pubblica – ha sottolineato Cristiano Citterio – il bello è che l’associazione è aperta a tutti, non solo agli amministratori locali». Lo ha rimarcato anche Giovanni Resteghini. «Ci lega una simpatia reciproca: abbiamo imparato a conoscerci in questi anni. Ci presentiamo come centro studi perché non abbiamo ricette da dare, ma alla base c’è l’idea di ricerca, approfondimento e dibattito». Riflessioni utili all’azione amministrativa quotidiana, dove negli ultimi anni tra pandemia, guerra, Pnrr ed eventi calamitosi dovuti al maltempo non sono mancate le emergenze da gestire. «L’associazione ci dà la possibilità di riflettere assieme su quello che siamo chiamati a fare, per farlo in una maniera diversa, propositiva e che guardi al domani», ha osservato Augusto Airoldi.

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