GALLARATE – «In nome della legalità e del rispetto dei diritti umani, chiediamo al sindaco di Gallarate Andrea Cassani e al prefetto Enrico Ricci di individuare un’area temporanea, dove le famiglie Sinti possano sostare nell’attesa almeno di partecipare al prossimo bando per case popolari, visto che la Regione ha recentemente definito i tempi e le modalità». E’ la richiesta delle associazioni, espressione del mondo cattolico e della sinistra gallaratese, che da mesi affiancano i Sinti di Gallarate opponendosi al doppio sgombero.
I Sinti in via Pacinotti
Secondo le associazioni pro Sinti, per le famiglie che ieri, 30 marzo, se ne sono andate da via Aleardi spontaneamente per evitare uno sgombero con la forza, il Comune dovrebbe dare l’autorizzazione a trasformare in campo nomadi temporaneo il terreno di via Pacinotti che per anni ha ospitato i musulmani durante il Ramadan. «L’area di via Pacinotti, già individuata dal Comune come area per affrontare la prima emergenza abitativa dopo lo sgombero di via Lazzaretto, ha le caratteristiche per essere utilizzata per la sosta dei camper e delle roulotte oggi nei parcheggi».
Cinque famiglie in casa, gli altri per strada
La rete delle associazioni gallaratesi ricorda infatti che cinque famiglie sono in questi giorni finalmente potute entrare nelle case loro assegnate dal Comune in via temporanea. Restano però altri nuclei familiari senza alcuna soluzione abitativa. «Sono per strada, appunto. Perché le persone non scompaiono con un atto amministrativo. Restano e cercano di sopravvivere nelle condizioni che sono loro imposte. Dopo avere lasciato l’area di via Aleardi e dopo lo sgombero nei fatti di via Lazzaretto, senza le procedure idonee come dichiarato dai giudici del tribunale di Busto Arsizio e senza alcuna proposta di sistemazione alternativa che, per rispetto delle leggi dello Stato italiano si sarebbero dovute dare. A dirlo di nuovo i giudici nella sentenza del tribunale di Busto Arsizio».
Sinti gallarate roulotte pacinotti – MALPENSA24