Solbiate, il sindaco sospende il bando per l’asilo. Melis: «Ennesimo passo indietro»

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SOLBIATE OLONA – Un bando per trovare un nuovo gestore all’asilo nido di Solbiate Olona, ma la convenzione con l’attuale società potrebbe non essere ancora concluso. E’ questo il grande interrogativo che sta scuotendo il mondo politico di Solbiate Olona, tant’è che ieri sera, mercoledì 28 aprile, il sindaco, Roberto Saporiti, ha annunciato: «Sospendiamo il bando per evitare contenziosi e ricadute sulla cittadinanza».

Passo da gambero

Un «clamoroso passo indietro», così lo ha definito il consigliere di opposizione Luigi Melis, che già da tempo aveva sostenuto che il Comune non potesse per legge pubblicare un altro bando, dato che la convenzione con il contratto dovrebbe tecnicamente essere da 6 anni, rinnovabili per altri 6».

La premessa

Ma andiamo con ordine, l’asilo in questione è un immobile sito in piazza della Chiesa a Solbiate Olona gestito, dal settembre 2018 dalla scuola Paffulandia, il cui gestore, Massimo Pedrotti, aveva già denunciato una mancanza di dialogo con l’amministrazione Saporiti. Il contratto era infatti stato stipulato con il precedente primo cittadino, ovvero Melis stesso, e prevedeva un periodo di 3 anni, rinnovabili per altri 3, ma i contratti di locazione sono per legge da 6 anni. «Quindi – aveva denunciato Melis – potenzialmente potreste incorrere in un contenzioso, anche molto costoso per il Comune».

Bando sospeso

Il tema è stato portato al consiglio comunale di ieri, mercoledì 28 aprile, con un’interrogazione del gruppo Voce Solbiatese. A quel punto è stato il sindaco stesso a rispondere con un annuncio alquanto inaspettato. «Abbiamo deciso di ritirare il bando perché non vogliamo cadere in un potenziale contenzioso che danneggerebbe solamente i cittadini che a settembre potrebbero trovarsi senza una struttura per i loro bambini».

Ha sbagliato Melis

Saporiti ha però da subito sottolineato che il “passo indietro” non è stato dovuto a una mancanza del loro operato, bensì a quello degli amministratori precedenti. «Sei stato tu – ha detto il primo cittadino rivolgendosi direttamente a Melis – che hai stipulato quel contratto nel 2018 da 3 anni che non era conforme alla legge, non noi. Inoltre, abbiamo da subito manifestato a Paffulandia la nostra decisione di non rinnovare il contratto alla scadenza di settembre 2021, e tra i documenti non abbiamo mai trovato un vostro atto di indirizzo sul tema».

Insomma, da un lato c’è un gestore che sostiene di avere diritto a un contratto da 6 anni, dall’altro un’amministrazione che ritira un bando ufficialmente pubblicato, ma c’è anche un terzo attore: il precedente sindaco, che ora siede ai banchi dell’opposizione, e che sostiene che si tratti «dell’ennesimo passo indietro del gruppo di Più Solbiate. Tra le altre cose – aggiunge Melis – per fare questo bando sono stati spesi oltre 4 mila euro dei cittadini che andranno persi, perché anche se si dovesse ripresentare, negli anni le normative cambiano».

Ad avere l’ultima parola, però, è stato Saporiti che ha concluso: «Sospenderemo il bando e riconosceremo a Paffulandia i 3 anni che mancano, ma i soldi non vanno sprecati perché tra 3 anni lo ripresenteremo».

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