Solbiate, l’appello di medici e sindaco: «No agli assembramenti. I vaccini arrivano»

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SOLBIATE OLONAMa i vaccini antinfluenzali ci sono o non ci sono? E’ questa la grande domanda che in tanti si stanno ponendo nelle ultime settimane, soprattutto alla luce dell’aumento dei contagi da coronavirus, i cui sintomi sono spesso simili alla normale influenza. Ma questa preoccupazione diffusa sta creando alcune difficoltà a Solbiate Olona, dove in molti si accalcano negli studi dei medici. Che lanciano quindi l’allarme: «Per piacere non continuate a chiamare e a venire negli ambulatori. I vaccini dovrebbero arrivare dalla prossima settimana», dice il dottor Carlo Guardascione, a nome della medicina di gruppo del paese.

Medici sotto pressione

«Nelle ultime settimane siamo stati letteralmente subissati da chiamate e accessi di persone che ci chiedono di essere vaccinati, e questo sta mettendo in difficoltà i nostri studi», racconta Guardascione. Che, con il supporto dell’amministrazione, ha registrato oggi, sabato 17 ottobre, un videomessaggio trasmesso dai canali del Comune, per rassicurare la popolazione.

Da settimana prossima dovrebbero arrivare i primi vaccini

«So che c’è un po’ di confusione e che alcune notizie sono state fraintese – esordisce – ma da settimana prossima verranno elargiti, nel giro di un mese 100 vaccini a medico», annuncia. Spiegando poi che le dosi non arriveranno tutte in una volta sola, ma saranno scaglionate. «I primi 30 dovrebbero essere distribuiti già dalla prossima settimana, ma uso il condizionale perché ancora non ho notizie certe».

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Partiamo da chi è a rischio

Quello che c’è di sicuro, invece, è che i primi a essere vaccinati saranno i pazienti fragili. «Parliamo quindi di chi è in assistenza domiciliare e non si può muovere, e quindi ci recheremo noi a casa loro. Ma anche i pazienti affetti da gravi malattie croniche, per esempio malati oncologici, con cardiopatie o insufficienze renali».

Una volta che questa fascia sarà protetta, si procederà a chi ha necessità ed è comunque considerato a rischio. «Ma questa seconda fase partirà da dopo il 20 novembre, perché Ats ci ha assicurato che a quel punto verranno somministrati più vaccini». Con queste parole il dottor Guardascione cerca di fare chiarezza sulla situazione, assicurando, quindi che nelle prossime 3 o 4 settimane verrà vaccinata la popolazione più fragile e lanciando quindi un appello al senso civico.

Niente assembramenti negli ambulatori

«Perciò vi chiedo di cessare i continui accessi e le chiamate», conclude il dottore, supportato dal sindaco, Roberto Saporiti che ha voluto intervenire. «I nostri medici sono già sotto grande pressione. Non solo devono far fronte all’ordinario, ma c’è l’emergenza sanitaria e adesso si aggiunge il discorso dei vaccini. Quindi noi cittadini dobbiamo aiutarli e il miglior modo per farlo è attenerci alle indicazioni e non accalcarci negli ambulatori. Solo così potremo proteggere la comunità e soprattutto i più fragili», conclude il primo cittadino.

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