Agnesino a Paolo Cova, Nervo (SommaSì): «Altre persone meritavano di più»

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SOMMA LOMBARDO – «Voglio capire: è un premio legato alla politica oppure a opere di carattere culturale e sociale?». Domanda provocatoria, quella del consigliere di minoranza Alberto Nervo (SommaSì). L’Agnesino d’argento – benemerenza civica con cui Somma Lombardo premia le sue eccellenze – è stato consegnato a Paolo Cova per l’impegno a supporto dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Motivazione che ha messo tutti d’accordo. Anche l’ex leghista, di fatto. Ciò non toglie che «sono amareggiato», dice. «Credo (e non solo io, tra le forze di minoranza) che altre persone avrebbero potuto ricevere questo riconoscimento nel 2023».

Due Agnesini?

La premessa: «Non ho nulla contro Cova. Anzi, è una bravissima persona». Quello che non va giù a Nervo è che «nel 2012 la Naturcoop è stata premiata con l’Agnesino, ora il riconoscimento è andato al presidente dell’associazione». Tradotto: «Sembra eccessivo, due Agnesini». Infatti, dice, in questi mesi «ci sono stati molti altri cittadini, ma anche famiglie e associazioni, che si sono impegnati per aiutare i profughi. Un lavoro che ognuno ha stato gestito economicamente di tasca propria». In sintesi: «Penso – e non solo io – che il premio non sia stato conferito in maniera adeguata quest’anno». Di contro: «Se il metodo è questo, sarebbe più opportuno crearne uno diverso e destinato alle imprese che offrono posti di lavoro».

Le alternative

Da qui, la domanda di Nervo: «Quanto conta la questione politica, più di quella sociale, nell’assegnazione dell’Agnesino?». Proponendo alternative che, secondo l’esponente di SommaSì, potevano meritare il premio. Un esempio: «Roberto Boriolo, storico presidente del Coarezza Calcio, che ha fatto molto per i giovani e nel mondo dello sport locale. Ancora oggi lo ringraziano tutti».

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