SOMMA LOMBARDO – Si allunga la scia di vittorie nel mondo del ciclismo a Somma Lombardo. Dopo il recente successo al campionato italiano Master – Trofeo Secondo Mona della sommese Martina Biolo, nell’albo d’oro dei campioni sui due ruote a pedali è comparso il nome di Carmelo Foti, 27enne residente a Golasecca ma cresciuto nella Città dei Tre Leoni, che ha ampliato la bacheca dei trofei con due successi a livello nazionale. Ex ciclista professionista, da qualche anno Foti è tornato in sella nelle gare amatoriali. Non senza soddisfazioni. La prima arriva da Pradipozzo, frazione di Portogruaro nella città metropolitana di Venezia, dove lo scorso 6 giugno si è aggiudicato la seconda serie del campionato italiano master della federazione Acsi, categoria junior. Mentre ieri, 13 giugno, ha replicato con la prima serie, guadagnandosi il posto più alto del podio a Fontanelle, in provincia di Treviso.
Una vittoria da 80 chilometri
Proprio come i campionati che il 12 e 13 giugno si sono svolti a Somma, organizzati dal Velo Club di Silvio Pezzotta, anche le gare a cui ha partecipato Foti rientrano negli amatoriali Master. La differenza, racconta, «consiste nelle federazioni: quella di cui faccio parte è Acsi (Associazione Centri Sportivi Italiani, ndr), che organizza le competizioni nazionali, divisi in categorie e anche in giorni differenti». In questo caso, si trattava di due circuiti da 80 chilometri ciascuno, sia Pradipozzo che a Fontanelle, che hanno valso al giovane ciclista un primo posto con la maglia della squadra sommese Gm Ceramiche.
Un passato da professionista
Le vittorie sono state sena dubbio il modo migliore per ripagare gli sforzi di tutti gli anni passati in sella. Sì, perché «ho avuto un passato da professionista, in cui pedalavo per lavoro», spiega Foti. Un impegno non indifferente, che l’ha portato all’interno di un team in Lussemburgo, dove ha passato tre anni della sua carriera. «Facevo avanti e indietro, per tornare a casa. E nel frattempo mi spostavo sui circuiti europei: in Belgio, in Francia o in Grecia». Solo per citarne alcuni. Poi la scelta di allontanarsi dal mondo dei pro, fino allo stop totale che per due anni l’ha tenuto lontano dal ciclismo. M solo un periodo, quel che è bastato per tornare in pista con gli amatoriali. «Tra lavoro e altri impegni non riuscivo più a gareggiare a livelli così alti, però ho continuato ad allenarmi». E i risultati si vedono. Ora alterna al lavoro di guardia giurata la sua passione – e il suo talento – per il due ruote a pedali. Con l’obiettivo di portare a casa altri trofei da aggiungere ai nuovi, grandi traguardi.
Ciclismo Italiani Master, la sommese Biolo vince sulle strade di casa