Zantomio: «La Lega di Somma sta con Barcaro»

SOMMA LOMBARDO – «Per noi non cambia niente. Resta capogruppo e resta un militante della nostra sezione». Matteo Zantomio, segretario della Lega a Somma Lombardo, vuole essere chiaro: Alberto Barcaro non si tocca. Far parte insieme al Pd della nuova squadra di Marco Magrini in Provincia di Varese non influirà sugli equilibri cittadini del Carroccio. Anzi, a dirla tutta, «si tratta di una scelta che sotto certi aspetti condivido, non lo nascondo». E se dovesse arrivare l’espulsione ufficiale dal partito? Meglio non fasciarsi la testa prima che sia rotta: «Nel caso, penseremo insieme cosa fare».

«No alla defenestrazione»

Alla richiesta di essere il consigliere delegato alla Protezione civile, l’ex vicepresidente a Villa Recalcati ha risposto “presente”. Disponibilità che il segretario provinciale della Lega, Andrea Cassani, non ha ben digerito. Tutt’altro, inequivocabile il suo messaggio: «Accettando la proposta di Magrini ha finalmente trovato la sua strada che, da quanto ha dichiarato, non è più interna al nostro movimento». Da Somma, invece, la musica è un’altra. E suona in favore di Barcaro: «Resta il nostro capogruppo, non è cambiato nulla», garantisce Zantomio. Anche se la domanda resta: cosa succederebbe se venisse chiesta la sua espulsione? «Il partito perderebbe una risorsa fondamentale», dice. «Io non forzerò nulla: noi come direttivo, come sezione, come militanti non vogliamo che Alberto sia defenestrato». Di fatto, in questo modo Zantomio mette a tacere qualsiasi voce di dissenso all’interno della sezione, facendo capire che tutti seguono questa linea.

Zantomio con Barcaro

Fiducia che non si limita a Somma. Ma si estende fino a livello provinciale, in scia al lavoro che Barcaro ha portato avanti fino ad oggi come consigliere delegato alla Prociv. «La sua decisione – prosegue il segretario cittadino – è stata presa in maniera ponderata. E sotto certi aspetti la condivido, non lo nascondo». Il motivo? «Alberto ha sempre agito a favore del territorio: io, personalmente, non gli direi mai di uscire dalla Lega. So quanto vale. Non solo come persona, ma anche come amministratore. So quello che ha fatto e quello che potrebbe ancora fare per la Provincia». In sintesi: «Hanno bisogno di lui» a Villa Recalcati. Tanto che, conclude, «se si ragionasse ora, col mare calmo, tutti riuscirebbero a valutare la sua scelta come positiva».

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