Colpo di scena a Somma: Locurcio si dimette da presidente del consiglio

Il sindaco Stefano Bellaria (a sinistra) e l'ex presidente del consiglio comunale Gerardo Locurcio

SOMMA LOMBARDO – Alla fine, il passo indietro: Gerardo Locurcio non sarà più il presidente del consiglio comunale a Somma Lombardo. «Fra qualche giorno darò le dimissioni», ha annunciato ieri – 20 novembre – al termine della seduta nella Sala del Camino. Continuerà invece a essere il rappresentante – l’unico, ormai – di Somma al Centro in aula, libero di «votare con coscienza tutto ciò che viene portato qui a dibattere». Di fatto, Sac proseguirà come gruppo esterno alla maggioranza.

Locurcio lascia

Quasi due mesi di scontri a Palazzo Viani Visconti. In sintesi: lo strappo che si è consumato fra Locurcio e gli espulsi Edoardo Piantanida Chiesa e Maria Teresa Pandolfi (che da ieri sono ufficialmente esponenti del nuovo gruppo Somma Futura), poi le prese di posizione che sono sfociate nello sfratto del presidente dell’assise dal suo ufficio, fino al vertice di maggioranza che ha portato a una (temporanea) pace nella coalizione di centrosinistra. Infine, il coup de théâtre: «Questo sarà l’ultimo consiglio comunale che guiderò», ha detto Locurcio. «Fra qualche giorno darò le dimissioni per dare maggiore spazio a un dibattito che, secondo noi di Somma al Centro, non è ancora completato». E ancora: «Vorremmo anche essere presenti in aula, con la possibilità di votare con coscienza tutto ciò che dalla prossima volta verrà portato qui per essere discusso». Infatti, ha poi sottolineato, «non vogliamo venire meno all’impegno preso». Un passaggio ritenuto «fondamentale», sia da parte della lista che personale: «Io, soprattutto, in quanto rivesto un ruolo delicato, voglio agire con senso di responsabilità per i prossimi due anni e mezzo». Ovvero fino a fine mandato. In questo modo Locurcio avrebbe onorato quell’accordo preso in maggioranza, che prevede un ampio rimpasto di giunta a metà mandato. Insomma, dimettendosi non solo avrebbe dimostrato di non essere ancorato alla propria posizione, ma avrebbe anche inviato un chiaro messaggio: vedere se gli altri esponenti si comporteranno nello suo stesso modo o se invece saranno incoerenti rispetto a quanto pattuito.

Le reazioni

Seduto di fianco a Locurcio c’era un sindaco Stefano Bellaria impassibile. Che preso contropiede, insieme alla maggioranza, si è limitato ad ascoltare la comunicazione dell’ormai ex presidente, per poi cambiare argomento e parlare degli interventi effettuati in Comune e dei prossimi incontri in agenda. A differenza del consigliere di minoranza Alberto Nervo (SommaSì), che a inizio seduta non ha nemmeno voluto prendere atto – astenendosi – della nascita di Somma Futura. Il motivo: «Una telenovela che ha fatto ridere la città intera», il commento. «Ogni giorno era sui giornali. Io non ci sto». A ribattere, Claudio Brovelli (Sinistra per Somma), che si è detto «esterrefatto» visto che lo stesso Nervo nel 2021 ha seguito un simile percorso staccandosi dal gruppo Lega. In ogni caso, ora toccherà al consiglio comunale eleggere il nuovo presidente, voto già segnato in calendario per la prossima seduta.

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