Ravo torna a Somma. Spunta un nuovo murales sul Sempione

somma ravo cattedrale murales hayez

SOMMA LOMBARDO – Un volto, che dalla nicchia de “La Cattedrale” guarda Somma Lombardo. Ancora una volta c’è la firma di Andrea “Ravo” Mattoni, lo street artist varesino conosciuto in tutto il mondo per i suoi murales.

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Omaggi ai grandissimi dell’arte, che nella maggior parte dei casi occupano intere facciate di edifici. In altri, invece, sono piccoli ritagli di pura bellezza che colorano angoli nascosti, perché «ci si adatta ai formati – dice – la street art è anche questa: trovare inaspettatamente sulla strada opere d’arte». Come ora: un lavoro per celebrare “Susanna al bagno” di Francesco Hayez. E una sorpresa che si affaccia sul cortile interno: il ritratto di un nobile spagnolo di Giovan Battista Moroni.

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Il dialogo dell’arte classica

Somma si è svegliata con un tocco di colore in più, nonostante il grigio dell’autunno. Le bombolette di Ravo fanno quest’effetto: diffondono il bello dell’arte, raccontano le opere attraverso le sfumature delle eccellenze che hanno reso – e continuano a rendere – l’Italia il “Bel Paese“. E, allo stesso tempo, prende spunto dai migliori artisti stranieri. Tanto che i lavori dello street artist varesino valgono una nomea dal sapore internazionale, che l’hanno portato a dipingere in diversi angoli del mondo. Dalla Francia, al Giappone, al Brasile. Lo scopo? «Far dialogare l’arte classica, farla uscire dai musei, farla conoscere in una maniera nuova e sorprendente».

La sua terra

Anche se non si è mai allontanato dalla provincia di Varese, che resta la sua principale “pinacoteca”. Tanti gli esempi: “La cattura di Cristo” di Caravaggio a Varese e “L’annunciazione” di Leonardo da Vinci a Lonate Pozzolo. E ancora: “Il bacio” di Hayez a Comabbio o “Il fanciullo con canestra di frutta” di Caravaggio ad Angera. Solo per citarne alcuni. Fino a Somma.

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Dove Ravo è già ben noto per un particolare de “La Carità”, preziosa tela della scuola bolognese del Seicento custodita al Castello Visconti di San Vito, realizzata sul Sempione. E proprio alla Cattedrale, progetto dell’imprenditore sommese Paolo Rovelli. Le pareti della sala principale, all’interno, sono state scelte come tela poco prima che il nuovo centro artistico ed espositivo sommese venisse inaugurato. Ora, si toglie qualche sfizio, con piccoli capolavori che danno ancora più lustro alla Città dei Tre Leoni.

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