Spaccio in piazza Vittorio Emanuele a Busto, minorenne fermato e denunciato

BUSTO ARSIZIO – Spaccio di droga in piazza Vittorio Emanuele II, giovane extracomunitario minorenne fermato dall’intervento delle pattuglie congiunte antidroga della Polizia locale di Busto e Legnano. Aveva con sé dosi di hashish e un bilancino di precisione. Ancora una volta quella che sarebbe dovuta diventare la “piazza civile” della città conferma una vocazione tutt’altro che dignitosa e in linea con le aspettative. L’assessore alla sicurezza Salvatore Loschiavo può invece elogiare «la sinergia operativa vincente» della rete di collaborazione tra i Comandi di Polizia Locale per contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti.

L’episodio

L’operazione risale a qualche sera fa: in via Piazza Vittorio Emanuele II, durante un servizio congiunto organizzato dai Comandi di Polizia Locale dei Comuni di Busto Arsizio e Legnano finalizzato al contrasto della microcriminalità e dello spaccio, è stato fermato un giovane extracomunitario intento a spacciare sostanze stupefacenti. «Durante il controllo – rivela una nota di Palazzo Gilardoni – il giovane è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish per un totale di 0,68 grammi e di un bilancino di precisione occultato nel giubbotto».

La denuncia

Gli agenti della Polizia locale ha informato il Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori che ha disposto la denuncia in stato di libertà del giovane e l’affidamento al genitore esercente la patria potestà. «Si tratta dell’ennesima, importante dimostrazione del grande impegno del Comando di Polizia Locale di Busto Arsizio nel quotidiano contrasto allo spaccio di stupefacenti, impegno reso ancor più efficace grazie alla collaborazione del Comando di Polizia locale di Legnano» recita la nota.

L’impegno del Comando

«Siamo particolarmente attenti all’organizzazione di azioni integrate con le Polizie locali dei territori confinanti – aggiunge l’assessore alla sicurezza Salvatore Loschiavo – la collaborazione permette un’azione più efficace ed efficiente in caso di situazioni di emergenza, un più razionale impiego delle risorse a disposizione, l’ottimizzazione della formazione del personale e l’aumento dell’orario di copertura del servizio nei territori comunali interessati». Non solo: «Le attività svolte in collaborazione sono fondamentali per migliorare la sicurezza urbana: nel nostro contesto geografico, in cui non c’è soluzione di continuità tra un comune e l’altro, possiamo percepire la nostra città come più sicura se anche i comuni limitrofi lo sono. Ringrazio il comandante Vegetti per il notevole sforzo organizzativo: la tutela della sicurezza è una priorità a cui non vogliamo e non possiamo rinunciare».

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