BUSTO ARSIZIO – Maltrattamenti e violenze da quasi un anno. Un’incubo terminato con l’arresto di un 49enne residente nella zona di Busto Arsizio. La vittima, stretta nella morsa di un comprensibilissimo terrore, è riuscita con straordinaria forza a trovare il coraggio di denunciare. Trovando nell’Arma e nell’autorità giudiziaria due poderosi alleati.
La denuncia ad agosto
Lo scorso agosto i carabinieri della tenenza di Tradate erano venuti a conoscenza della situazione di una giovane donna che si era rivolta al Pronto Soccorso dell’ospedale di Circolo di Varese dopo aver subito l’ennesimo episodio di violenza. Distrutta ormai da quello che succedeva da mesi con il proprio compagno la donna aveva trovato il coraggio di denunciare tutto ai militari.
Il Codice Rosso
Gli uomini dell’Arma hanno immediatamente attivato il “Codice Rosso”, intervenendo affinché la donna riuscisse immediatamente ad allontanarsi dal compagno aguzzino. Il quale non si è arreso: i carabinieri hanno messo in campo tutto il loro impegno a tutela della vittima perché l’uomo non potesse più continuare con le violenze.
Due procure al lavoro
Le indagini, rapide quanto efficaci, hanno infine portato all’arresto del 49enne, che risiede in zona Busto Arsizio, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Busto. L’inchiesta è infatti stata coordinata inizialmente dalla procura di Varese e in seguito da quella di Busto Arsizio una volta accertato che il reato più grave tra i molteplici contestati all’uomo (la violenza sessuale) si era consumato nell’abitazione di quest’ultimo.
La fine dell’incubo
La vittima, dal novembre dell’anno scorso, aveva subito gravissimi maltrattamenti con aggressioni fisiche e verbali (percosse, lesioni, ingiurie, minacce di morte, violenza verbale, psicologica e sessuale, denigrazione, biasimo, vessazioni ed intimidazioni), tali da causarle sofferenze, privazioni e umiliazioni, fonte di uno stato di disagio continuo ed incompatibile con le normali condizioni di esistenza. Con l’arresto del 49enne, portato in carcere a Busto Arsizio, l’incubo è finalmente terminato.
I carabinieri al fianco delle vittime
L’Arma dei Carabinieri da sempre è vicina alla gente, oggi anche con strutture ed idonee stanze adibite ad hoc ed invita a denunciare e a segnalare sempre situazioni che possano essere indice di questi gravi fatti, proprio per la difficoltà delle vittime ad uscire dalla morsa dei loro persecutori.