Uto Ughi e Busto, sui social si accende il dibattito per le scuse al grande muscista

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BUSTO ARSIZIO – Scuse si, scuse no. La città si interroga e dibatte sulla querelle tra il grande musicista bustocco Uto Ughi e la città. Ma per ora il dato di fatto è che la presa di posizione dell’assessore Manuela Maffioli ha avuto il merito di ridare attualità a una questione irrisolta e che, finalmente, potrebbe avere un epilogo.

Andiamo con ordine. A riannodare quel filo spezzato tra Uto Ughi e la città è stata la Rosa Camuna, il premio che Regione Lombardia qualche giorno fa ha consegnato al musicista. Un riconoscimento importante sia per Ughi, sia per Busto e che ha offerto lo spunto all’assessore alla Cultura Maffioli di porre all’attenzione di tutti la vecchia e irrisolta questione. Un intervento che non è certo passato inosservato. Oltre ad alcuni cittadini, anche il sindaco Emanuele Antonelli ha espresso la sua posizione. Il primo cittadino ha ribadito «la grande stima nei confronti di Uto Ughi» e la «massima disponibilità a un incontro con lui», ma ha anche spiegato i motivi per cui non ha alcuna ragione per cui chiedere scusa al musicista: «Si tratta di una questione nata quando io non c’ero e per come sono fatto io chiedo scusa quando sono io a sbagliare. Tutto qui».

A confermare la stima nei confronti del musicista è intervenuta anche l’assessore Paola Magugliani, la quale ha rivelato un retroscena non ancora noto a tutti: «Quando sono diventata assessore alla Cultura ho avuto modo di parlare con l’assistente di Uto Ughi e insieme avevamo ipotizzato di organizzare un concerto a Busto. Questo per dire che l’attuale amministrazione ha grande stima di Ughi e qualora decidesse di tornate a suonare in città, noi saremo i primi ad esserne felici».

Intanto però sui social il dibattito si è acceso. Tra i cittadini c’è chi riconosce la bravura dell’artista, «uno dei migliori violinisti a livello mondiale», ma non dimentica «quando anni fa ha dichiarato che non sarebbe più venuto nella nostra città. Parole che mi hanno molto rattristato»; chi sostiene che la questione non sia particolarmente coinvolgente, «poiché la pomposità con cui si insiste a rivendicare i natali delle persone famose mi lascia sempre perplessa» e chi condivide i pensieri del sindaco e dell’assessore alla cultura Maffioli, la quale, alla luce del dibattito in corso ha dichiarato: «Leggo con interesse tutte le opinioni che i bustocchi stanno affidando ai social e a me con messaggi privati. Credo che quando un rapporto si compromette, la ragione, come anche il torto, non stia mai da una sola parte. Ritengo che tendere la mano, fare il primo passo abbia una sua nobiltà. Credo inoltre che, questo dibattito abbia anche avuto il merito di mettere al centro la cultura e di riconoscere quanto questa sia importante per la vita e lo sviluppo di una città. E questo era l’obiettivo al quale tendevo quando ho scritto le mie riflessioni in merito a questa vicenda».

 

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