Un “tridente rosa” per la lista della Lega di Busto. Obiettivo: primo partito

BUSTO ARSIZIO – La Lega di Busto si affida ad un “tridente” in rosa per riaffermarsi primo partito del centrodestra alle amministrative: saranno infatti tre donne a guidare la lista del Carroccio, e presumibilmente a contendersi la leadership in termini di preferenze. L’europarlamentare Isabella Tovaglieri, la vicesindaco e assessore alla cultura e al commercio Manuela Maffioli e l’attuale commissario cittadino e consigliere provinciale e comunale Paola Reguzzoni. Fu quest’ultima, cinque anni fa, a conquistare più preferenze di tutti: 495.

Assessori e consiglieri

Con loro si ricandideranno, al contrario di quel che sta succedendo a Varese, quasi tutti i consiglieri comunali uscenti. Dal capogruppo Ivo Azzimonti ad Alessandro Albani, Matteo Guarneri e Laura Rondina. In stand by l’ultimo entrato Alessandro Cova, ma anche il dimissionario Livio Pinciroli, che potrebbe anche clamorosamente tornare in pista. Correrà anche l’assessore alla sicurezza e viabilità Massimo Rogora, sempre eletto nelle ultime due tornate, mentre non si candiderà l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, che è già consigliere comunale nel suo paese di residenza, Vizzola Ticino. Out invece, per incompatibilità con gli attuali incarichi, gli amministratori delle società partecipate della galassia Agesp: Giampiero Reguzzoni, Giuseppina Basalari e Alessandro Della Marra.

“Vecchi” e nuovi

Della “vecchia guardia” non dovrebbero ricandidarsi l’ex ministro, e segretario fino a qualche mese fa, Francesco Enrico Speroni, ma nemmeno l’ex sindaco Gianfranco Tosi, il cui nome era rispuntato come papabile candidato del centrodestra in quota Lega, mentre ha dato la sua disponibilità a tornare in campo Giuseppe Gorini, che di Speroni era il vicesegretario. Si cimenteranno per la prima volta con la battaglia delle preferenze le new entry della segreteria nominate nelle scorse settimane, il responsabile social e comunicazione Vincenzo Marra, il responsabile enti locali Saverio Managò e il responsabile organizzativo Domenico Donadio.

I precedenti

Cinque anni fa la più votata, con quasi 500 preferenze, fu Paola Reguzzoni, che sfruttò l’onda lunga della campagna per le primarie in cui tentò la candidatura a sindaco, sconfitta dall’allora civico Emanuele Antonelli. Sfiorando il 18% dei consensi, la Lega portò sui banchi della sala esagonale sei consiglieri. Nel corso del mandato, si sono alternati addirittura in 13 con il succedersi delle dimissioni. Stavolta l’obiettivo, dopo il sensazionale 45% delle europee del 2019 (in cui l’enfant-du-pays Isabella Tovaglieri incassò oltre 3600 preferenze in città), è di tornare a superare il 20% – nel 2011 arrivò al 22,9% con l’allora vicesindaco uscente Giampiero Reguzzoni più votato a quota 737 preferenze – e confermarsi primo partito del centrodestra. Per frenare l’avanzata di Fratelli d’Italia.

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