Uyba, la pandemia stoppa gli abbonamenti

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BUSTO ARSIZIO – Con un comunicato attraverso i propri canali social, la Unet e-work Busto Arsizio informa tutti i propri sostenitori che, allo stato attuale a causa delle restrizioni in essere, non è prevista una campagna abbonamenti per la stagione 2021-22 che vedrà le farfalle protagoniste in A1. Il tutto, ovviamente, in attesa delle prossime mosse del governo in materia.

Il comunicato

E’ di forte attualità il dibattito sulla riapertura dei palazzetti dello sport per la prossima stagione, argomento reso ancora più vivo dall’introduzione del nuovo decreto “green pass” che entrerà in vigore dal 6 agosto. A quanto si apprende la capienza per le regioni in zona bianca sarà limitata al 50% per gli impianti all’aperto e al 25% per gli impianti al chiuso, con possibili ulteriori restrizioni in caso di passaggio in zona gialla. Nell’attesa di conoscere gli sviluppi del dibattito, UYBA Volley comunica dunque di non potere, allo stato attuale, comunicare alcunché riguardo la vendita dei biglietti/abbonamenti per la prossima stagione sportiva. Appena gli intendimenti del governo saranno chiari e definitivi la società biancorossa potrà predisporre il proprio piano di riapertura.

Parola al presidente Pirola

“Pur nel rispetto del lavoro delle istituzioni governative e del comitato tecnico scientifico, non posso essere felice per queste prime indicazioni sulle riaperture: nel nostro caso specifico, la e-work arena, il 25% significherebbe avere a disposizione circa 1000 posti, che andrebbero però ulteriormente a diminuire per consentire il distanziamento tra le persone che, se confermato a 1 metro, è un parametro predominante rispetto alla percentuale sulla capienza totale. Per noi sarebbero circa 750 posti in totale, troppo pochi per poter pensare di predisporre una campagna di tesseramento stagionale, anche in considerazione del fatto che, come detto, in zona gialla si potrebbe scendere anche sotto questa soglia. In ogni caso con questi numeri, considerando i costi minimi di gestione del palazzetto nei giorni evento (elettricità, stuart, vigili del fuoco ecc…), non possiamo pensare di aprire la e-work arena al pubblico, se non a fronte di una perdita economica che si andrebbe a sommare al drammatico mancato introito della scorsa stagione. Dipenderà anche dall’andamento del contagio, quindi inutile lanciarsi in azzardate e rischiose promesse ai tifosi: se potremo avere almeno 1000 posti apriremo le porte, ma vendendo di volta in volta biglietti a posto unico e prezzo fisso, se ne avremo meno saremo costretti a tenere chiuso.

Parola a Paolo Ferrario (presidente e-work)

“In una situazione di profonda incertezza come è quella attuale, queste sono le uniche soluzioni possibili che ci vengono in mente, anche se siamo al lavoro per cercare sempre il miglior compromesso. Confidiamo da parte delle istituzioni un chiarimento più puntuale su tutte le disposizioni di prevenzione da adottare, auspichiamo una indicazione chiara e definitiva sul numero di spettatori per gli eventi al chiuso che tenga conto delle prescrizioni di sicurezza sì, ma anche delle esigenze delle società sportive. Ingresso con green pass con doppia vaccinazione al 100%, oppure con l’attuale green pass al 50% della capienza totale: per noi queste sarebbero soluzioni accettabili per una programmazione seria e sostenibile, con almeno 2200 posti circa a disposizione”.

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