BUSTO ARSIZIO – C’eravamo tanto amati. Sebbene a conoscere la verità siano davvero in pochi, il caso Velasco – fra intrighi di Palazzo e giochi di potere – continua a tenere inevitabilmente banco nel mondo del volley, agitando il mare già tempestoso fra la Fipav e la Lega. Dopo la solidale presa di posizione della presidentessa del Consorzio Vero Volley Milano Alessandra Marzari (“Busto Arsizio ha subito un’ingiustizia“), a far clamore è stato anche l’intervento tranchant (di seguito due estratti) del Presidente di Lega Mauro Fabris, il cui Direttore Generale, Enzo Barbaro, mercoledì è stato avvistato – così come il patron della Uyba Giuseppe Pirola, giunto a gara in corso – sulle tribune del Pala Borsani di Castellanza per la gara infrasettimanale del campionato di A2 della Futura Volley.
Giù dal taxi
“La UYBA Volley Busto Arsizio paga ingiustamente il prezzo più alto con la perdita di un allenatore, che ha giocato con le parole contrattuali per fare e disfare a piacimento. Io, come altri, alla cerimonia di Presentazione del Campionato, quando già si parlava della sostituzione di Mazzanti, avevo raccolto il suo impegno a concludere comunque la stagione con Busto. A saperlo, perché dare tanto risalto da parte nostra al suo arrivo in Serie A, che non può essere considerata un taxi, sapendo che se ne sarebbe andato dopo 2 mesi?”
Triplo incarico
“… Siamo a stagione avviata. Atlete e staff sono stati composti tenendo conto di mille equilibri. Con traguardi per i club già da raggiungere. E invece, dal divieto federale al doppio incarico di allenatore di club e Nazionale, da noi mai condiviso, siamo passati al “raddoppio del doppio incarico” con la chiamata ulteriore di due allenatori di nostre società in Nazionale. Che senso ha averlo fatto ora quando non potranno aiutare Velasco, dice la Federazione, sino a fine stagione? Non rischieranno di “distrarsi” o di creare situazioni strane se andranno, come auguriamo ai loro club, ai Playoff Scudetto, come dice il neo CT azzurro per spiegare le sue scelte?