Vaccini influenzali, battaglia in consiglio regionale. Gallera: «Siamo super capienti»

MILANO – Vaccini antinfluenzali, non si placa la polemica in Regione Lombardia. Ce ne saranno abbastanza? L’assessore al welfare Giulio Gallera rassicura: «Regione ha già acquistato due milioni e mezzo di dosi, più altre 500mila in fase di aggiudicazione. Siamo super capienti. Abbiamo più dosi (in proporzione) del Veneto e dell’Emilia Romagna. Noi 2,5 milioni per 10 milioni di abitanti, mentre il Veneto con 5 milioni di abitanti ha acquistato 1,2 milioni di vaccini, proprio come l’Emilia Romagna». Ma l’opposizione attacca: «Fallimento evidente» sostiene il consigliere del Pd Samuele Astuti, secondo cui ci vorrebbero 5 milioni di dosi per la campagna antinfluenzale.

Gallera rassicura

La questione dei vaccini antinfluenzali continua a tenere banco nel dibattito politico regionale. Ma l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera smorza le polemiche di questi giorni sui ritardi nell’approvvigionamento delle dosi: «Si partirà nella seconda metà di ottobre, stiamo definendo le date precise e abbiamo già individuato i luoghi: studi medici, palazzetti dello sport, palestre e centri civici. Tranquillizziamo i cittadini, la macchina è pronta, con l’ambizione di inoculare un numero molto più alto degli 1,3 milioni di vaccini della scorsa campagna». E l’assessore accusa: «Irrazionale ingenerare ansia e preoccupazione nei cittadini». Il presidente della commissione sanità Emanuele Monti ricorda che «il governo avrebbe potuto avocare a sé l’acquisto dei vaccini con largo anticipo, come fanno in altri Paesi europei» e accusa chi alimenta «una disinformazione che crea anche un problema sanitario», perché si chiedono i vaccini prima di quando vanno fatti (novembre-dicembre).

I numeri dei vaccini

Rassicurazioni anche sui numeri delle dosi a disposizione di Regione Lombardia, che, sottolinea Gallera, «si è mossa addirittura presto, arriva nel momento giusto ad avere le dosi giuste di vaccini. Il vaccino si fa tra fine ottobre e novembre». Sono «tre milioni» i vaccini per la campagna antinfluenzale che partirà a metà ottobre. «Siamo super capienti» fa sapere l’assessore spiegando che Regione ha già acquistato 2,5 milioni di dosi, ma ne sono in arrivo altre «500mila, ora in fase di aggiudicazione», da destinare ai soggetti fragili. «E siamo assolutamente nei tempi per comunicare la campagna, che quest’anno verrà anticipata. Ci siamo organizzati e le ATS hanno predisposto dei piani coinvolgendo tutti i medici di medicina generale e le amministrazioni locali».

Astuti (Pd): Ritardi e fallimento

«Le gare sono state un vero flop – rimarca il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – proprio nell’anno in cui è necessario arrivare alla massima copertura vaccinale della popolazione la Regione ha ottenuto un numero esiguo di dosi rispetto al fabbisogno. Il fallimento della Regione sul fronte vaccini è evidente, il sistema di approvvigionamento vaccini è al collasso. Ora la Regione sta tentando di recuperare una parte delle dosi mancanti con una gara lampo, bandita il 30 settembre e chiusa oggi, in soli cinque giorni. L’ennesima prova che il ritardo è grave e a farne le spese saranno i cittadini lombardi».

Troppa confusione

Anche Elisabetta Strada (Lombardia Civica) va all’attacco: «Gare andate a vuoto, prezzi raddoppiati, scorte insufficienti, date campagna vaccinazioni vaghe. Il vaccino in farmacia è introvabile, moltissimi medici di medicina generale non hanno ancora ricevuto indicazioni, in compenso molti centri privati lo propongono a pagamento. E non è nemmeno in carica la Commissione vaccini di Regione Lombardia. Che fine ha fatto? Sono forse dovuti a questo l’attuale ritardo negli approvvigionamenti e la carenza delle dosi vaccinali antinfluenzali?».

L’appello per gli operatori della sanità privata

Polemiche anche sulla mozione del consigliere Michele Usuelli (+Europa) a favore della campagna vaccinale per gli operatori sanitari del privato convenzionato. «Non sono tra i target prioritari per ricevere il vaccino» l’accusa alla maggioranza. «Ma il personale sanitario e sociosanitario è una priorità, al di là del pubblico o privato» l’attacco a Gallera e alla maggioranza, da parte di Carmela Rozza (PD). «Non ve ne frega niente dei lombardi, vi interessa solo salvarvi la faccia. Ma non vi lasceremo tregua, non vogliamo contare i morti anche in autunno».

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